KTM rischia di dover abbandonare il motomondiale a partire dal 2026. La Casa austriaca è iscritta ai campionati di MotoGP, Moto2 e Moto3, ma si trova in una condizione finanziaria complessa. Secondo quanto riportato da Der Standard, noto quotidiano austriaco, KTM potrebbe dire addio al mondo della MotoGP al termine della prossima stagione. La squadra di Mattighofen deve affrontare un buco finanziario di quasi tre miliardi di euro, tanto da dover fermare la propria attività. KTM avrebbe avuto difficoltà a pagare gli stipendi di dicembre ai propri dipendenti, che ammontano a 3.600.
KTM in MotoGP
E’ atteso dunque l’annuncio ufficiale dal ritiro delle corse a partire dal 2026. KTM ha appena ingaggiato lo spagnolo Pedro Acosta nel team ufficiale, affiancandolo a Brad Binder. La Casa vanta anche un team satellite, Tech 3, che ha sotto contratto Maverick Vinales ed Enea Bastianini. Binder è l’unico dei tre piloti ad aver prolungato il proprio contratto, mentre Acosta si è spostato dalla GasGas al team ufficiale. Nuovo arrivo invece per entrambi gli scudieri della Tech 3. Sicuramente, non il futuro roseo e sicuro che si aspettavano di dover affrontare. Lo stop consentirebbe al marchio di risparmiare una somma minima rispetto ai debiti da saldare, pari a 46 milioni di euro rispetto ai 3 miliardi.
KTM collabora con Red Bull, che potrebbe continuare a presenziare nel paddock di MotoGP anche dopo l’addio del marchio. Red Bull è ancorata al mondo del motociclismo grazie alla figura di Heinz Kinigadner e potrebbe diventare una salvezza per la squadra di MotoGP.
KTM E DAKAR
Il quotidiano austriaco non riporta alcuna informazione sulla Dakar, il rally-raid più noto al mondo e che vede KTM impegnata da anni. La Casa è rimasta imbattuta dal 2001 al 2019, diventando capostipite della competizione. L’ultimo successo risale all’edizione di due anni fa, quando Kevin Benavides trionfò nel 2023. La partecipazione all’atteso evento potrebbe essere messa a rischio nel 2026. E’ confermata però la presenza della Casa nell’edizione del 2025, che avrà inizio il 3 gennaio in Arabia Saudita.