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“Se sei a posto con la tua coscienza possono marchiarti di quello che vogliono. Di marchi addosso non me ne sento, se la gente vuole parlare di Iannone faccia pure“. Andrea Iannone torna a parlare dopo che anche l’esame B dell’antidoping svolto due giorni fa a Dresda ha confermato la positività. “Nel 2018 ero nel sistema del passaporto biologico della Wada – ha raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – sorteggiano 5 piloti che devono essere sempre reperibili e avvisare degli spostamenti per i controlli. Infatti fui testato spesso, almeno 3 volte in Asia, ma pure fuori“. Alcuni dubbi sono stati sollevati sul suo fisico palestrato: “No questo non c’entra, è stato un lavoro condiviso con l’Aprilia, visto che c’era differenza di peso con il mio compagno Aleix Espargaro. Abbiamo puntato più sul lavoro aerobico che sulla forza“. Iannone ora in testa ha solamente l’esordio stagionale in Qatar: “Sono curioso di provare la moto, ne ho scorto alcune parti, e mi dicono abbia già parametri interessanti“.
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