Valentino Rossi, dopo i bei segnali dati ad inizio campionato, si trova a fare i conti con tre cadute consecutive che lo allontanano dal decimo titolo mondiale. Il papà Graziano Rossi però crede si tratti solo di sfortuna. “Evidentemente quella pista di grande blasone non porta bene ai Rossi” dice il padre del fuoriclasse della MotoGP in riferimento alla caduta nel Gran Premio di Francia 2020. Proprio a Le Mans, nel 1979, Graziano Rossi era reduce da tre vittorie di fila. “Allora io non avevo alternativa, dovevo vincere quell’ultima corsa della stagione per conquistare almeno il secondo posto iridato chiudendo alla grande dopo le prime quattro gare disastrose causate da problemi tecnici” ha raccontato Graziano a La Gazzetta dello Sport.
“La moto fece le bizze alla partenza e fui costretto a un inseguimento bestiale portandomi sul duo di testa Ballington e Hansford” prosegue Graziano, che finì a terra vanificando il tentativo di rimonta: “I sogni finirono sul ghiaione ma ricordo ancora la folla entusiasta che mi incitava e applaudiva portandomi alla fine in trionfo come avessi vinto io”. Malasorte che sembra aver colpito anche il figlio: “Vale è positivo, è veloce, è competitivo. Non c’è che da sperare che la sfortuna lo abbandoni consentendogli di fare la sua corsa. Vediamo domenica prossima. Se il vento della sfortuna cessa, il risultato c’è di sicuro“.
Il padre sottolinea come Valentino abbia sempre la stessa fame: “Valentino va in pista per raggiungere gli obiettivi di sempre, puntando in alto, al massimo risultato possibile: non corre in difesa, da comprimario. Se la moto lo asseconda non mancherà di rendere dura la vita in pista ai suoi avversari e far divertire i suoi fan. A Misano 1 il podio era suo, a Montmelò poteva vincere e ad Aragon può fare il risultato, così come nei successivi round finali“. Pur non essendo la pista di Alcaniz molto amica della Yamaha, Rossi potrà ambire ad un ottimo risultato, ammesso che riesca a conquistare una buona casella di partenza: “C’è, casomai, da gestire meglio prove e qualifiche” sottolinea Graziano Rossi, “non solo per guadagnare la prima o la seconda fila e fare una buona partenza evitando i rischi iniziali degli ingorghi ma per centrare l’assetto, indispensabile se vuoi girare forte dall’inizio alla fine, non rimanendo con la gomma finita o peggio, finire a terra”.