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Nuvole nere, pioggia ininterrotta e tante cadute hanno caratterizzato il Gran Premio nella terra dei motori, nella Repubblica di San Marino. Nonostante la pesante assenza dell’eroe di casa, Valentino Rossi, infortunato poco più di una settimana fa (fratture scomposte a tibia e perone), il Misano World Circuit dedicato a Marco Simoncelli si è presentato gremito di spettatori. Non è mancato neppure lo spettacolo da parte dei piloti: Andrea Dovizioso arrivava qui da leader e aveva tutto il tifo su di lui, Marc Marquez era chiamato al recupero e così anche Maverick Vinales. Missione compiuta per il cinque volte campione del mondo, che porta a casa la quarta vittoria stagionale. Dietro di lui un ancora incredibile Danilo Petrucci, mentre sul gradino più basso del podio è finito Dovi. Le pagelle:
Marc Marquez (Honda): come ha detto Guido Meda, una vittoria “ingegneristica” per la Formica Atomica. Ha passato tutta la gara a respirare gli scarichi del Petrux, per poi attaccare senza lasciare possibilità di replica all’ultimo giro. Gara perfetta tatticamente, una mentalità inossidabile che vuole raggiungere il sesto iride. Parlando di numeri, ottiene così la vittoria numero 59, la 33esima con la Honda in cinque stagioni (quota raggiunta da Valentino Rossi dal 2000 al 2003), mentre podio numero 98. Voto: 10.
Danilo Petrucci (Ducati Pramac): un’altra vittoria sfumata negli ultimi atti. Quarto podio, terza volta sul secondo gradino. Gara incredibile, condotta per oltre metà, ma l’amaro in bocca resta. Voto: 9,5.
Andrea Dovizioso (Ducati): dopo metà gara sembrava avere la situazione sotto controllo, con qualche decimino nascosto nel manico da tirare fuori negli ultimi giri. Purtroppo non è stato così e quando mancavano meno di dieci giri dalla fine non è più riuscito a tenere il passo dei due piloti davanti a lui. Va bene così, lascia soli 9 punti nella classifica generale e rimane in testa. Non mollare, Dovi. Voto: 8.
Maverick Vinales (Yamaha): gara un po’ anonima per il portacolori Yamaha, ma regolare senza errori. Questo gli ha permesso di portarsi a casa un discreto quarto posto, che però lo allontana ancora dalla testa della classifica. Ad Aragon deve cominciare a mangiucchiare punticini ai due diretti avversari, se vuole continuare a giocare per la vittoria finale. Voto: 7,5.
Michele Pirro (Ducati): averlo un collaudatore così, gli altri team. Ogni volta che torna in una gara della classe regina, dimostra di meritarsi una sella fissa. Questo quinto posto vale oro, bravissimo. Voto: 8,5.