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Il Gran Premio di Aragon si è fatto attendere con la certezza di dare spettacolo. Questo per vari motivi, tra cui il miracoloso ritorno in pista di Valentino Rossi, addirittura terzo nelle qualifiche e il duello Mondiale tra il ducatista Andrea Dovizioso e la Formica Atomica Marquez, senza dimenticarci dell’altro iberico Maverick Vinales alla ricerca del recupero sul duo di testa.
Alla fine, però, il copione ha visto il dominio di Marquez da metà gara in poi, con un Lorenzo partito a missile che ha provato a tenere la testa il più a lungo possibile, salvo poi retrocedere fino all’ultimo gradino del podio a causa del recupero di Pedrosa. Dietro, incredibile lotta a denti stretti tra Vinales e il redivivo Rossi, quarto e quinto. Male Dovizioso, settimo.
LE PAGELLE
Marc Marquez (Honda): prevedibile, calcolatore. Primi giri a cercare il ritmo, in attesa che le gomme si scaldassero, poi la strategia della doppia hard ha fruttato e lo ha portato a un’altra vittoria importantissima in ottica campionato. Perfetto. Voto: 10.
Dani Pedrosa (Honda): diesel. Male la partenza e i primi giri, in cui rimane tappato in sesta posizione, poi mette il turbo e a suon di giri veloci recupera fino alla seconda. Per un attimo ha sognato anche di recuperare il compagno di squadra, ma forse era troppo rischioso. Voto: 9.
Jorge Lorenzo (Ducati): gara eroica. Voleva assolutamente la vittoria, ma contro un Marquez del genere non ha potuto nulla. Ha resistito con anima e cuore agli attacchi di Pedrosa fino a tre giri dal termine, poi ha dovuto arrendersi. Merita comunque tanti applausi. A Motegi probabilmente sarà di nuovo a lottare per il primo posto. Voto: 9.
Maverick Vinales (Yamaha): gara opaca, mezza salvata solamente negli ultimi tre giri, dove è riuscito almeno a superare il compagno di squadra infortunato. Su questa pista avrebbe dovuto recuperare punti in classifica, invece se ne va duramente sconfitto con molti più punti di distacco. Voto: 6,5.
Valentino Rossi (Yamaha): già migliaia di parole son state scritte e dette per questo campione. Oggi, a soli 24 giorni dalle fratture scomposte a tibia e perone della gamba destra, il Dottore ha tenuto vivo il sogno del podio per oltre 15 giri, prima provando ad attaccare la testa della corsa tenuta dall’ex compagno Lorenzo, poi lottando con le ultime energie rimaste per mantenere il quarto posto contro l’attuale compagno Vinales. Non ce l’ha fatta, ma rientra dall’infortunio con un ottimo quinto posto. Sarà pronto per il trittico. Voto: 10, per il recupero lampo.
Aleix Espargaro (Aprilia): incredibile gara dell’Aprilia dello spagnolo! In lotta addirittura per la quarta posizione, alla fine si porta a casa un onorevolissimo sesto posto. L’anno prossimo la Aprilia deve puntare a lottare sempre per posizioni più importanti. Voto: 8,5.
Andrea Dovizioso (Ducati): male, troppo male, peggio delle peggiori previsioni. Arrivare settimo quando il principale rivale va a vincere rappresenta una perdita di punti troppo importante per dare un giudizio positivo. Era arrivato qui convinto di poter lottare per il podio, se ne va con mille dubbi riguardo anche la lotta per il titolo. Forza Dovi, non mollare. Voto: 5,5.
Andrea Iannone (Suzuki): niente di esaltante, 12esimo, ma almeno è a punti, viste le difficoltà con la Suzuki. Voto: 6.
Danilo Petrucci (Ducati Pramac): conferma di non avere ancora trovato la regolarità necessaria per rimanere sempre nella lotta per le posizioni importanti. Dopo il fantastico secondo posto di Misano, quest’oggi si porta a casa solamente un anonimo 20esimo. Voto: 4.
Marquez vola in classifica a 224, lasciandosi dietro Dovizioso con 208. Terzo Vinales a quota 196, mentre Pedrosa sale a 170 punti, sorpassando il rientrante Rossi. Adesso due settimane di pausa e poi si parte per il tanto atteso trittico asiatico, preludio al gran finale di Valencia. Prima tappa: Motegi, in Giappone, il 15 ottobre.