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“In una situazione come questa bisogna aspettare per capire quando la situazione si avvicinerà ad una quasi normalità . Non penso che si potrà iniziare prima di settembre, spero di sbagliarmi. Spero che la Federazione faccia di tutto per salvare la stagione“. Queste le parole di Paolo Ciabatti ai microfoni della trasmissione “Tutti Convocati” su Radio 24. Il direttore sportivo del team Ducati si è detto poco ottimista circa la data di partenza del Mondiale 2020 di MotoGP, al momento fermo come tutti gli altri sport a causa dell’emergenza coronavirus.
“Lavoriamo in smartworking, ma tutti i lavori al banco non possono essere fatti, saggio quindi interrompere i lavori, non sarebbe stato corretto perché in Giappone tutto funziona normalmente – afferma Ciabatti -. Siamo disposti a correre anche a Natale, ma non so se ci sarà tutta questa libertà di muoversi da un paese all’altro vedendo i numeri dei contagi, ad esempio in un paese come gli Stati Uniti. Il campionato andrà ripensato, certi investimenti cambieranno. Gli sponsor, soprattutto per i team satellite, non saranno in grado di pagare come prima, dovremo affrontare un’emergenza economica anche noi in MotoGP”.
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“Corse senza pubblico? Difficile – prosegue il direttore sportivo di Ducati -. Il mondo del Motomondiale prevede tante persone di tante nazioni, anche in un livello di emergenza ridotto, pensare di far spostare tutta questa gente non sarà semplice. I nostri piloti sono abituati ad allenarsi, anche da soli, in casa possono farlo, ma non possono farlo fuori con motocross ad esempio. Noi purtroppo non abbiamo una prospettiva, mantenere la motivazione per un pilota è complicato adesso”.
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