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“Il rapporto con Andrea è cambiato dopo Aragon. Quello è stato sicuramente un momento difficile perché Dovi stava ancora lottando per il Mondiale. Io venivo da una buona gara a Le Mans e ho fatto di tutto per ottenere un altro buon risultato. Purtroppo in questi due anni in Ducati è diventato evidente che possiamo essere amici in privato, ma non in pista. Ora lo so: è difficile che due piloti possano continuare ad essere amici, soprattutto quando combattono nello stesso campionato”. Queste le parole di Danilo Petrucci che intervenuto a Sportweek è tornato a parlare del rapporto incrinatosi con Andrea Dovizioso. L’episodio scatenante era stato quello delle qualifiche di Aragon, quando Petrucci ha sfruttato la scia del teammate per fare il tempo ed entrare in Q2. A discapito, però, dello stesso Dovizioso, che si è visto relegare in Q1 proprio dal compagno di squadra. “Non abbiamo parlato molto di questo incidente dopo. Per me Andrea rimane davvero un bravo ragazzo e un pilota di prima classe, e mi dispiace molto per quanto è successo – ha proseguito il rider umbro – Tuttavia sono stato spesso criticato perché non sono riuscito ad essere più veloce, e anche quando ero dietro e ho mostrato un certo riguardo per lui sono stato criticato lo stesso. Dovi mi ha aiutato molto, soprattutto dall’inizio del 2019 all’inizio del 2020. Mi ha sempre dato tanti consigli, mi ha supportato molto, soprattutto dal lato mentale. Ho notato subito che è mentalmente molto forte e può sopportare la pressione di questo sport in modo esemplare, quindi ho provato a copiare il suo atteggiamento. Mi ha sicuramente aiutato a calmarmi e concentrarmi sulle questioni importanti del lavoro”, ha concluso l’ex pilota della Ducati.
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