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“Le mie aspettative per questo campionato sono buone: nelle prime stagioni in Moto GP mi mancava qualcosa, mentre quest’anno credo di poter essere sul livello di Quartararo, Vinales e Marquez“. Queste le parole di Franco Morbidelli sul 2020 della Moto GP, un Mondiale mai cominciato a causa della pandemia Covid-19. “Non so quando si ripartirà – ha osservato il pilota romano in collegamento con Sky Sport 24 – ma una cosa è certa: se il Mondiale comincerà sarà senza respiro, ci aspetta un tour de force“. Dopo due anni di “rodaggio” nella cilindrata superiore, Morbidelli si sente pronto per il grande salto. “Nei test sono stato molto veloce, sono andato forte a Sepang sul passo e in Qatar anche sul giro veloce – ha spiegato il pilota del team Petronas Yamaha STR – Eravamo contentissimi, l’impressione è che fossi entrato nella fase in cui, dopo aver capito tutte le cose, avrei dovuto solo metterle insieme. Credo di poter fare molto bene, ma non posso ancora lottare per il Mondiale, perché per quello servono tante cose, a cominciare da una casa che lavora solo per te mentre io devo prendere il materiale avallato dai piloti ufficiali”.
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Morbidelli si é poi soffermato sulla quarantena obbligata dall’emergenza sanitaria: “E’ difficile retare connessi con la pista in un momento come questo, il massimo del contatto che una moto da corsa l’ho avuto con le mie motorette che sono giù in garage – ha raccontato il romano – Provo ad accenderle ogni tanto, provo a sistemare qualcosa, non sono un meccanico, sto cercando di imparare per mettere a posto anche un sacco di cose che ho lasciato da parte ma non sta andando benissimo. E poi mi sono buttato sulla musica”. Morbidelli ha anche confessato un sogno nel cassetto: “Poter correre nella stessa squadra di Valentino Rossi sarebbe una cosa fighissima, il lieto fine di una favola scritta – ha spiegato – Ma bisogna chiederlo a Vale”.
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