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“Non sarà facile ripartire con il Motomondiale, mi auguro che si possa cominciare a luglio o ad agosto, ma non credo sia così scontato perché ci sono troppe incertezze, questo virus è troppo importante e il mondo oggi ha bisogno di avere un’assoluta certezza. La speranza è quella di fare 10 o 12 gran premi”. Questo l’auspicio di Fausto Gresini per il Motomondiale, bloccato come la maggior parte delle competizioni sportive dalla pandemia provocata dal Covid-19. “È una situazione particolare, siamo tutti coinvolti e tutti preoccupati per la vita delle persone – ha ammesso il fondatore della Gresini Racing in una diretta Instagram – Il Motomondiale coinvolge molte nazioni, nei gran premi ci sono tante etnie diverse e anche tanto pubblico: è difficile poter trovare il giusto compromesso. Ovviamente Dorna sta facendo di tutto per poter partire, ma al momento la situazione è un disastro. Siamo come un motore acceso ma fermo in autostrada, speriamo tutti di trovare al più presto il percorso giusto”.
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Gresini ha poi spiegato di aver già contattato via mail Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna Sports, per proporre alcune idee, in particolare per Moto 2 e Moto 3: “Dovremo trovare un sistema diverso – ha osservato il manager – e anche un modo per essere molto competitivi limitando i costi nella gestione delle moto che sono molto elevati”. Tornando a parlare delle prospettive dell’attività sportiva nell’emergenza sanitaria, per Gresini “sarà più facile partire con il campionato italiano e poi mi auguro possa riprendere anche il Mondiale, ma in questo caso se riusciremo a fare dieci gare sarà già tanta roba. Sicuramente – ha concluso il manager – dovremo organizzarci girando magari più in automobile e meno in aereo per una maggiore sicurezza. È tutto strano, dobbiamo essere uniti per uscire da questo momento difficile”.
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