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La notizia della morte di Jason Dupasquier ha scosso addetti ai lavori e appassionati, considerando la giovanissima età del pilota svizzero, appena diciannovenne. Tragedia in Moto3, con Dupasquier prima trasportato d’urgenza in ospedale a Firenze, dal Mugello, e successivamente deceduto a causa del terribile impatto durante le qualifiche. Quello riguardante il pilota elvetico, purtroppo, non è però il primo caso di incidente mortale nel motociclismo sportivo. Incancellabile nelle menti di ogni italiano è certamente l’incidente che ha provocato il decesso di Marco Simoncelli, nel 2011, nel corso del Gran Premio di Malesia; tragico evento con Simoncelli sfortunato e, fatalmente, il tutto sotto gli occhi di un Valentino Rossi con il fiato sospeso. Considerando invece un altro GP italiano, precisamente a Misano, molti ricorderanno l’impatto mortale ai danni del giapponese Shoya Tomizawa (2010); sfortunato al pari dei connazionali Dajijiro Kato e Nobuyuki Wakai, rispettivamente deceduti nel 2003 e nel 1993. Indimenticabile inoltre la morte dello spagnolo Luis Salom, vittima di un impatto malevolo durante le prove del GP di Catalogna, nel 2016. I decessi in pista dimostrano la pericolosità specifica di uno sport in cui contano i dettagli e tutto può cambiare in un attimo, anche la vita stessa dei piloti professionisti.
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