La MotoGP perde una leggenda, un’icona, probabilmente il più grande di sempre, ma bisogna voltare pagina e andare oltre, perché questo sport non finisce con lui. Questo è il sentimento generale tra piloti e addetti ai lavori alle porte della prima stagione di MotoGP dopo il ritiro di Valentino Rossi. Il Dottore non era ai vertici da qualche anno, ma non averlo più in pista dopo 26 anni nel Motomondiale fa strano a tutti.
QUARTARARO E BAGNAIA – Ora, però, è davvero il momento di voltare pagina. Il Mondiale riparte come sempre dal Qatar, con Fabio Quartararo pronto a difendere il titolo. Nonostante la Yamaha non lo soddisfi pienamente in termini di velocità, il campione in carica non può non essere tra i favoriti per il titolo. Certo è che il 2022 può essere l’anno di Pecco Bagnaia, secondo qualche mese fa in una stagione complicata, ma pronto a tornare all’attacco per conquistare il campionato.
IL RITORNO DI MARQUEZ – Tra i due “giovani” compare uno che così giovane non è più, ma che dopo due anni difficili torna di diritto tra i piloti che andranno all’assalto del titolo. Marc Marquez, a 29 anni e con otto titoli nel Motomondiale, viene da un 2020 passato lontano dalle piste e caratterizzato da tre interventi chirugici, a cui ha fatto seguito un 2021 con tante cadute e alcuni problemi come la diplopia che non gli ha permesso di esserci nel finale di stagione. L’interrogativo più grande sarà sullo stile di guida che il Cabroncito adotterà, se correrà un rischio dietro l’altro come in passato, o se i numerosi acciacchi lo porteranno a correre con maggiore prudenza.
GLI ALTRI – Tra i delusi del 2021, nonostante il terzo posto, c’è Joan Mir. Il campione del mondo 2020 ha più volte sollecitato la Suzuki a lavorare per stare al passo delle moto più forti, e a giudicare dalle sue parole parte con ambizioni di titolo. Franco Morbidelli, che nel 2021 ha saltato parecchie gare a causa di diversi problemi, affronterà la sua prima stagione completa con il team Yamaha Factory, ma probabilmente avrà bisogno di qualche gara per capire a cosa potrà puntare. Poi ci sono Zarco, Vinales, Miller, i fratelli Espargaro, Martin e, perché no, anche il ‘veterano’ Andrea Dovizioso. Tutti in partenza possono ambire alle posizioni importanti, ma sarà la pista a dare risposte.