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Il sigillo del Diablo regala un’altra gioia alla Yamaha a sette giorni di distanza dalla vittoria di Vinales nel Gran Premio del Qatar. Stessa pista di Losail, cambia solo il nome – GP di Doha – e la moto ufficiale della casa di Iwata che sale sul gradino più alto del podio, vale a dire quella di Fabio Quartararo. Il francese, partito dalla seconda fila, è strepitoso nelle fasi iniziali di una gara molto tirata a portarsi in testa e a incrementare sempre di più il proprio vantaggio, mettendo fine a un digiuno che per alcuni era già diventata una piccola crisi per chi è soltanto al terzo anno nella classe regina e al primo con una scuderia top class.
Alla Ducati, che per la seconda volta di fila presentava un proprio pilota in pole position, ancora una volta c’è lo smacco di non replicare in gara quanto di buono fatto in qualifica. E soprattutto, preoccupa un po’ vedere le due Pramac e non la moto ufficiale di Borgo Panigale sul podio: il rookie Martin, partito davanti a tutti, chiude terzo, sopravanzato dal compagno Johann Zarco che fa valere l’esperienza ed è secondo. La delusione più grande, in casa Yamaha, arriva però dalla Petronas di Valentino Rossi, che fatica tantissimo e che dopo il disastroso ventunesimo posto in qualifica risale sì, ma solo fino alla quindicesima piazza. Occorre trovare al più presto il giusto feeling per il Dottore, che in caso contrario darà ulteriormente la possibilità ai suoi detrattori di tirar fuori le solite frasi sul mancato ritiro.
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