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Parla ancora la lingua giapponese della Yamaha il Motomondiale giunto alla terza tappa stagionale. Stavolta lo fa in qualifica, mentre nei precedenti appuntamenti in Qatar a una pole Ducati aveva poi fatto seguito la vittoria, quella che dà i punti veri per la classifica, targata dai piloti della Monster, che si sono smezzati equamente le gare: prima Vinales, poi Quartararo. Ed è ancora El Diablo a prendersi le luci dei riflettori, stavolta con una pole strepitosa ma frutto anche di una decisione che ha fatto infuriare un Pecco Bagnaia che aveva fatto segnare il miglior giro. Il mancato rispetto delle bandiere gialle dopo la caduta di Oliveira, però, ha portato alla cancellazione del suo tempo migliore proprio quando si sentiva la pole in tasca. Sarebbe stata la terza su tre per la casa di Borgo Panigale, che dopo essersi fatta sfuggire i primi due appuntamenti, proverà stavolta a invertire completamente la tendenza. Applausi per Alex Rins che dimostra di essere più in palla del campione del mondo Mir su Suzuki, sempre in prima fila anche Johann Zarco che vuole restare in testa anche dopo Portimao.
Era soprattutto la prima qualifica per Marc Marquez nel weekend del suo ritorno dopo un anno lontano dalle moto per via dei ripetuti incidenti chirurgici dopo la caduta di Jerez. Il pilota della Honda torna con un sesto posto in qualifica che gli varrà la seconda fila: potrà lottare per la vittoria? Se non fosse il mostro e pluricampione che è, diremmo no, ma…
E poi c’è l’ennesima delusione che arriva da Valentino Rossi, ancora una volta davvero nelle retrovie. Diciassettesima casella in griglia, ancora un’esclusione in Q1 e la sensazione che i detrattori, che diventano sempre più, potranno parlare anche lunedì.
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