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Questa Ducati è inarrestabile, velocissima, affidabile e soprattutto vincente. Jack Miller si prende i 25 punti anche a Le Mans dopo aver fatto lo stesso a Jerez e con due vittorie di fila sale al quarto posto nel Mondiale e continua a dimostrare di essere uno dei piloti da battere in questa stagione che, un po’ come il 2020, continua a essere orfana di due dei piloti più attesi, vale a dire Maverick Vinales che continua a sprecare in gara quanto fatto in qualifica e, soprattutto Marc Marquez che cade due volte ed evidenzia la sua non ancora gran condizione dopo un anno di inattività.
Tornando alla gara francese, l’australiano fa fruttare nel migliore dei modi la sua terza piazza in griglia di partenza e al momento giusto piazza la zampata issandosi fino al comando delle operazioni. La Ducati ufficiale va a gonfie vele e quest’anno sembra non essere solo motore ma anche tanto affidabile. A testimoniare ciò c’è la super rimonta di Pecco Bagnaia, che scatta sedicesimo e finisce con un ottimo quarto posto. Il terzo di Quartararo, che limita i danni dopo essere scattato dalla pole, mantiene El Diablo in testa alla classifica piloti, ma con un solo punto sull’italiano di Borgo Panigale, mentre con il secondo posto di oggi uno Johann Zarco che vive una seconda giovinezza con la Pramac è terzo nella graduatoria della stagione. Le delusioni sono in Petronas, con la caduta che compromette le gara di Franco Morbidelli e con l’ennesima prestazione anonima di Valentino Rossi, che trova punti – cinque – ma chiude fuori dalla top-10. Non erano certo queste le aspettative del Dottore, che dal canto suo prova a leggere piccoli segnali di ripresa rispetto alle ancor più disastrose prime uscite stagionali.
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