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L’amministratore delegato di Aprilia Massimo Rivola ha commentato la sentenza che ha squalificato per diciotto mesi il proprio pilota Andrea Iannone per via della positività a una sostanza dopante riscontrata a novembre. Il dirigente della scuderia italiana si definisce allo stesso tempo sconcertato ma fiducioso in vista del ricorso al Tas dopo aver letto le motivazioni: ”La sentenza ci lascia sconcertati per la pena inflitta ad Andrea ma anche molto soddisfatti nelle sue motivazioni. I giudici hanno riconosciuto la totale buona fede di Andrea e la inconsapevolezza nella assunzione confermando la tesi della contaminazione alimentare. Per questo la pena inflitta non ha alcun senso, alla luce delle motivazioni scritte dagli stessi giudici Andrea avrebbe dovuto essere assolto, come sempre è capitato agli altri atleti contaminati, ma questo quadro ci lascia tante speranze per il ricorso che auspichiamo sia molto veloce. Rivogliamo Andrea in sella alla sua Aprilia RS-GP, saremo al suo fianco fino alla fine di questa vicenda e lo sosterremo nel suo appello”.
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