La lotta impossibile di Fausto Gresini. Prima pilota di talento e bravura, poi apprezzato scopritore di talenti in MotoGP e nelle classi inferiori con il team che porta il suo nome. Il coronavirus è inflessibile anche un altro dei protagonisti del Motomondiale, ad appena 60 anni e con tanto ancora da dare ai suoi piloti. Nel 2022 la sua squadra tornerà nella classe regina e lo farà nel suo nome, purtroppo senza chi ha contribuito tantissimo a questo sport negli ultimi decenni. Gresini, tra i volti più noti della MotoGP, apprezzato da tutti gli appassionati per la schiettezza, per il carattere forte da romagnolo doc di Imola e per la competenza e la passione.
Il Covid-19 lo ha costretto improvvisamente a lasciare casa sua alla vigilia di Natale per finire in un reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Bologna. Lui, lì, in un freddo letto di ospedale e non in mezzo alle sue moto e agli affetti più cari. Quasi due mesi di ricovero, continui miglioramenti e improvvise ricadute, i suoi polmoni in difficoltà ma l’affetto di tutti i suoi fans a supportarlo giorno dopo giorno. Pochi giorni fa, però, purtroppo le notizie non positive nell’ultimo bollettino: si parlava di situazione critica, ma il figlio aveva provato a riaccendere la speranza di tutti.