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La stagione 2016 della MotoGP ha riportato Marc Marquez sul trono con la conquista del terzo titolo mondiale. Sportface, dopo aver seguito l’intera annata motociclistica, riassume le prestazioni dei “top-driver” con il pagellone finale, ecco i nostri voti:
Marc Marquez: voto 9.5
Un’annata ai limiti della perfezione, un processo di crescita fantastico. Marc Marquez è stato il leader indiscusso, in questa stagione, per continuità di risultati, costanza e strategia. Il pilota spagnolo è riuscito a conquistare 5 vittorie, esattamente come la passata stagione, arricchite da 12 podi. La grossa differenza, rispetto ad un anno fa, è il fatto che il classe 1993 abbia limitato cadute e ritiri riuscendo a terminare tutte le gare a parte quella di Phillip Island a discorso mondiale ormai già chiuso. Critiche assolutamente cancellate dopo quel scomodo confronto con Valentino Rossi in cui Marquez, sotto la pressione dei media, terminò la stagione con le ossa rotte.
Valentino Rossi: voto 7
A 37 anni “suonati” (si fa per dire..) il dottore continua a dettar legge. Certo, non sarà stata l’annata migliore soprattutto sui trionfi, solamente due volte sul gradino più alto del podio, ma tanti posizionamenti tra i top-3 e tante rimonte emozionanti. Stagione macchiata da ben 3 ritiri, un evento che non accadeva dal 2013. La domanda è la seguente: Valentino sarà ancora in grado di competere ad alti livelli anche per la prossima stagione?
Jorge Lorenzo: voto 6
Inizio da favola per il campione del mondo 2015. 3 vittorie, 5 podi ed un solo ritiro poi… il nulla. Lo spagnolo non è riuscito a replicare l’annata fantastica che lo portò al titolo all’ultima gara a Valencia nel testa a testa con Rossi. Mediocrità , problemi alla moto ed un pizzico di delusione ha peggiorato notevolmente i risultati e l’umore di Lorenzo, da mesi ormai escluso alla corsa per il mondiale. Oltre ai tre ritiri, pesano come un macigno le tre gare concluse oltre i top-10, un evento che non accadeva dal 2014, l’annata in cui Jorge si classificò terzo. La pole position ed il primo posto a Valencia è il miglior saluto alla Yamaha per avventurarsi nel 2017 con la Ducati nel tentativo di tornar veramente competitivo.
Andrea Dovizioso: voto 6.5
Stagione di rinascita per “Desmo-Dovi” che è riuscito a riconquistare quella vittoria che in MotoGP mancava dal 2009. I cinque ritiri hanno penalizzato il cammino di Dovizioso che in questi ultimi mesi ha preso sempre più confidenza con una Ducati in crescita innalzando così le attese per la prossima stagione.
Andrea Iannone: voto 5.5
Sfortuna ed imprudenza. Iannone non è riuscito ad esprimersi al meglio con la Ducati conquistando solamente un successo penalizzato da 5 cadute, la più importante ed incisiva arrivata in Gran Bretagna, infortunio e assenza per 4 gare dal paddock. Il suo rientro non è stato uno dei più felici (ritiro in Malesia nella penultima uscita stagionale) e per la prossima stagione sarà da capire quale sarà l’approccio con la Suzuki dopo le sue parole: “Devo imparare ad usar di più la testa“. Giudizio: rimandato, per arrivare a certi traguardi bisogna saper calcolare meglio le proprie mosse, le manovre azzardate non sempre danno il risultato sperato…
Daniel Pedrosa: voto 6
Anche quest’anno Dani è riuscito a tener vivo il suo “winning-streak” che lo accompagna dalla stagione di esordio in MotoGP. Prestazione tutto sommato sufficiente, niente di più e niente di meno. L’infortunio ha bloccato il percorso arricchito da un totale di 3 podi.
Maverik Vinales: voto 7.5
Dopo la stagione d’esordio, Maverik è riuscito a raddoppiare i propri punti ritirandosi una sola volta oltre a portarsi quasi sempre entro i top-10. Segnali di crescita che lasciano ben sperare per il prossimo anno che decreterà l’inizio della terza stagione per il pilota classe 1995 che affiancherà Valentino Rossi in Yamaha.
Cal Crutchlow: voto 6
Risultati altalenanti ed un inizio di stagione terrificante. Il pilota britannico è stato autore di un avvio 2016 totalmente da cancellare con 4 ritiri nelle prime 8 gare totalizzando un sesto posto come risultato migliore. Nel proseguo, Crutchlow è riuscito a conquistare due vittorie che gli hanno trasmesso quel pizzico di fiducia in più per chiudere la stagione in crescendo nonostante l’ultima caduta a Valencia.