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“Se ci dovesse essere un infetto, è probabile che tutti prenderemmo il virus e sarebbe un macello. Dal primo all’ultimo box ci sono servizi igienici, c’è sempre un dialogo e quando si arriva al mattino attraversarli tutti. Il paddock è una gabbia per topi: non c’è dubbio che tutti vogliamo tornare a correre, ad annusare la benzina, quella sensazione nello stomaco, ma è possibile che arrivi in una tuta da astronauta”. Il pilota italiano di Moto3 Romano Fenati esprime così diverse perplessità sulla possibilità di vedere il mondo del motociclismo tornare alla gare già in quest’annata prima della fine dell’emergenza coronavirus che potrebbe arrivare soltanto con un vaccino.
E per quanto riguarda gli obbiettivi in vista della possibile ripresa delle corse, il pilota del Max Racing Team è chiaro: “Obiettivi? Si ripartirà da zero. Per quanto ci riguarda abbiamo troppo grip, con la gomma nuova spingo troppo e faccio fatica. Soffro i primi giri e se si crea quel distacco dai primi non riesci più a recuperare. Dobbiamo lavorare per migliorare la prima parte della gara”.
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