Motociclismo

Moto2, caso Gonzalez: la foto con la bandana giapponese, poi la richiesta di licenziamento da parte dello sponsor

Manuel Gonzalez Moto2
Manuel Gonzalez Moto2 - Foto IPA

Manuel Gonzalez, pilota del team Gresini militante in Moto2, ha vinto il Gran Premio del Giappone, ma il suo successo è stato seguito da una grande polemica. Lo spagnolo sulla griglia di partenza ha indossato un ‘hachimaki‘, fascia per capelli tipica del Paese del Sol Levante, pubblicandone poi una foto sui social. Il gesto è stato seguito dalle proteste di QJMotor, sponsor legato a Gresini. Infatti in Cina l’hachimaki è associato ad una serie di atrocità che l’esercito giapponese aveva inflitto ad alcune zone del Paese nel corso della Seconda Guerra Mondiale. “Pur trattandosi di un atto involontario, in quanto il pilota è europeo e non conosceva la storia cinese, un simile comportamento ha ferito i sentimenti nazionali. Qianjiang Motorcycle ha immediatamente avviato trattative con il suo team partner Gresini, chiedendo la rimozione di immagini e l’interruzione della collaborazione con il pilota”, recita la dura nota dello sponsor.

Il pilota ha poi postato un video, scusandosi e chiarendo la propria posizione: “Mi scuso con chi in Cina si è sentito offeso per alcune mie fotografie scattate sulla griglia di partenza a Motegi. Non voleva essere un messaggio politico, erano semplicemente alcune immagini legate al paese che ci ha accolto per la gara. Non è mai stata mia intenzione mancare di rispetto o offendere i sentimenti del popolo cinese. Mi dispiace se sono risultato irrispettoso, spero di ricevere il vostro perdono e sostegno”. La situazione ha intaccato anche il team Gresini, che ha spiegato in una nota ufficiale che non interromperà la collaborazione con QJMotor, ma che la situazione cambierà nel corso dei prossimi weekend di gara: “Il Gran Premio di Motegi è stato caratterizzato da un incidente che ha coinvolto Manuel Gonzalez, a causa di una fascia giapponese indossata durante la griglia di partenza. Questo atto, sebbene involontario, ha urtato la sensibilità del popolo cinese. QJMotor e Gresini Racing stanno mantenendo un dialogo positivo e si prevede che tutto si risolverà molto presto”.La squadra italiana conclude: “In segno di rispetto verso la Cina, il team Gresini Racing Moto2 correrà senza marchio nei restanti quattro round della stagione in corso”.

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