Adelchi Virgili vince la seconda tappa della Race to MEF Challenger. Il toscano classe ’90 trionfa sui campi in terra rossa dello Sporting Club San Severo e conquista la wild card nel tabellone principale degli Internazionali di Tennis Emilia Romagna | GoldBet Tennis Cup, il secondo Challenger del 2019 targato MEF Tennis Events.
Percorso netto quello di Virgili, che dopo aver eliminato Cristiano Russo, Matteo De Vincentis e Gianluca Di Nicola, ha prevalso su Omar Giacalone in finale con il punteggio di 6-0 6-3 in 68 minuti di gioco. Nella settimana in terra pugliese il talento di Firenze ha espresso tutto il proprio potenziale, annientando uno ad uno gli avversari posti sulla sua strada sino a vincere il torneo senza perdere un set.
“Non mi aspettavo questo successo – dichiara a caldo Virgili –. Ero in America quando sono stato informato del torneo di San Severo, ma ero iscritto ad alcuni $25.000 lì e in giro per l’Europa e non pensavo di tornare in Italia. Tuttavia all’ultimo ho deciso con mio padre di presentarmi ed è andata molto bene. Sai, il destino anche nel tennis riveste un ruolo importante. È motivante tornare ad avere la chance di disputare il tabellone principale di un Challenger”.
Un risultato che arriva in un periodo particolare della carriera di Adelchi: “Sto vivendo un momento di risalita. Ho avuto il coraggio di fare una lunga trasferta con Lorenzo Frigerio in America, in cui abbiamo trovato condizioni non semplici ma abbiamo lavorato bene, anche dal punto di vista fisico. Mi sento meglio ora di quando avevo vent’anni, evidentemente lavorare nel modo giusto ti restituisce qualcosa. L’anno scorso ho trascorso un periodo buio, ho cercato soluzioni e ora gioco un buon tennis”.
In conclusione un elogio all’idea della Race to MEF Challenger: “Marcello Marchesini è stato molto intelligente a dar vita a questo circuito. Secondo me sarà utilissimo anche la prossima stagione, nonostante l’abolizione dell’ITF World Tennis Tour: mettere in palio wild card per i tabelloni principali dei Challenger crea un movimento. In generale Marcello, Federica ed Elena lavorano da sempre con passione e cuore: non è facile trovare un’organizzazione come la loro. Lo penso io, ma lo pensano anche tutti i ragazzi con i quali mi sono confrontato”.