[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Un altro signore del tennis sbarca al Tenerife Challenger. Dopo Fernando Verdasco, anche Feliciano Lopez è giunto all’Abama Tennis Academy: al primo turno del torneo organizzato da MEF Tennis Events l’ex numero 12 del mondo affronterà il ceco Dalibor Svrcina.
Lopez a Tenerife – Dopo il primo allenamento sul Central Court, lo spagnolo ha fatto il punto: “È fantastico essere qui per giocare un torneo in una location di questo livello. Mia moglie ha trascorso l’estate a Tenerife più o meno da quando è nata: spero di andare più avanti possibile per godermi la settimana”. Lopez a settembre ha compiuto 40 anni: “Onestamente non credevo di arrivare a quest’età in campo, ne sono orgoglioso. Mi diverto, viaggio con la mia famiglia: mio figlio ha meno di un anno e non può rendersene conto, ma per me è una grande emozione giocare davanti a lui”. L’iberico svolge già il ruolo di direttore del Masters 1000 di Madrid: “Ho accettato con piacere questa grande sfida. Si tratta di qualcosa di totalmente nuovo per me che sono abituato a vivere i tornei da un’altra prospettiva. Mi sono reso conto della mole di lavoro che c’è dietro l’organizzazione di un evento, è molto stimolante”. Passione e voglia di vincere in campo, però, non sono ancora esaurite: “Negli ultimi 3-4 anni non è stato facile per me puntare obiettivi precisi, ma per esempio due anni fa abbiamo vinto la prima edizione della nuova Coppa Davis a Madrid. Fu una girandola di emozioni indimenticabile. Il tennis ti dà sempre qualcosa di nuovo, anche se ti senti vecchio: sono pronto a dare il massimo anche quest’anno con la maglia della Spagna”.
[the_ad id=”668943″]
Tempo di bilanci – I pensieri di Lopez, è inevitabile, vanno anche a quando appenderà la racchetta al chiodo: “La famiglia è una priorità, anche perché presto nascerà il secondo figlio mio e di mia moglie Sandra. E sicuramente continuerò a lavorare al Masters 1000 di Madrid. Alcuni miei ex colleghi mi hanno raccontato quanto sia duro il primo periodo senza tennis, sono consapevole che non sarà facile ma allo stesso tempo mi sento privilegiato ad aver fatto questa vita per così tanto tempo”. Il talento di Toledo è uno dei pochissimi rappresentanti del serve and volley nel circuito: “Non penso che nel presente e nel futuro del tennis ci sia spazio per il serve and volley. Il nostro sport sta andando in un’altra direzione: vent’anni fa c’erano tanti tipi di giocatori diversi con stili diversi, oggi giocano più o meno tutti allo stesso modo. Nell’ultimo decennio è cambiato tutto: nel tennis contemporaneo devi essere estremamente preparato fisicamente e tirare forte, ci sono poche differenze tra i giocatori che trascorrono tutta la partita sulla riga di fondocampo. È difficile fare previsioni, ma non credo che vedremo tanti serve and volley nei prossimi anni”. In conclusione: “Se dovessi fare un bilancio della mia carriera, so di aver dato tutto me stesso sin dall’inizio. Mi piacerebbe essere ricordato nel Tour come una brava persona dentro e fuori dal campo: è ciò che conta di più”.
Autorevole Griekspoor, bene Ymer e Tseng – Agevole esordio per la testa di serie numero 1 del Tenerife Challenger, l’oandese Tallon Griekspoor, che si è sbarazzato del turco Ergi Kirkin con un perentorio 6-2 6-2. Superano il primo turno anche Altug Celikbilek, Elias Ymer, Nuno Borges e Chun-hsin Tseng, mentre superano le qualificazioni Yan Bondarevskiy, Vladyslav Orlov, Alexander Shevchenko e Nicholas David Ionel.
I risultati di lunedì 1° novembre
Primo turno tabellone principale
Tallon Griekspoor b. Ergi Kirkin 6-2 6-2
Altug Celikbilek b. Timofey Skatov 6-3 6-0
Elias Ymer b. Hiroki Moriya 7-6(4) 6-4
Nuno Borges b. Kimmer Coppejans 1-6 6-2 6-2
Chun-hsin Tseng b. Jay Clarke 6-2 7-6(5)
Ultimo turno qualificazioni
Yan Bondarevskiy b. Filip Cristian Jianu 1-6 6-1 6-4
Vladyslav Orlov b. Alexis Gautier 7-5 6-0
Alexander Shevchenko b. Miguel Damas 6-1 7-5
Nicholas David Ionel b. Elliot Benchetrit 6-2 6-4
[the_ad id=”676180″]