La diretta live della conferenza stampa di Jannik Sinner a Roma, nella sede della Fitp, a pochi giorni dal trionfo clamoroso agli Australian Open. Per circa un’ora, dalle ore 15 alle 16, il tennista altoatesino, che ha vinto un titolo Slam, risponderà alle domande dei cronisti riuniti per celebrare il suo grandissimo successo e parlerà del suo futuro e delle sensazioni vissute a Melbourne. Di seguito ecco la diretta scritta.
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15.56 – Termina qui la conferenza di Jannik Sinner, grazie per averci seguito
15.55 – “Sui social bisogna stare attenti, perché l’immagine non sempre dice la verità. Io sto tanto lontano, provo ad usarli molto poco, anche se qualche volta devo controllare io. Posso dire che sto vivendo felice e anche meglio senza social”
15.54 – “Ci sono genitori che mettono pressione ai ragazzi, ma il mio discorso era in generale. È giusto lasciare la libertà ai bambini, anche se ogni genitore è diverso”
15.51 – “Tomba è una leggenda, mi sento con lui ogni tanto ed esserci in contatto mi emoziona molto. Spero di andare a sciare presto con lui, sarebbe una cosa bella”
15.50 – “Con Berrettini ci siamo sentiti dopo la finale, mi ha scritto un bellissimo messaggio. Lui è un giocatore veramente forte, speriamo di vederlo il prima possibile e di nuovo in forma. È un giocatore che manca nel circuito. Mi ha fatto dei bellissimi complimenti così come gli altri della squadra di Davis. Abbiamo un gruppo forte con un doppio competitivo con Bolelli e Vavassori. Matteo mi ha anche aiutato, io sono disponibile a ricambiare. Ci tengo molto a lui”
15.49 – “Il futuro non si può mai sapere, per questo vado ad allenarmi il prima possibile. Gli avversari conoscono le mie debolezze, in pochi hanno da perdere contro di me. Questo è lo sport, mi piace la pressione. Ho scritto al mio team che dobbiamo lavorare per fare ancora meglio”
15.47 – “La cosa più importante è la crescita del movimento tennistico in Italia, puoi giocare a tennis in qualunque età. C’è competizione ma non contatto, ti serve poco per giocare. Fognini ha vinto Montecarlo, poi è arrivato Berrettini e ora ci sono io. Tutti stiamo facendo qualcosa per il futuro e speriamo di portare tanti bambini nei campi di tennis a giocare”
15.44 – “Rispetto a qualche anno fa sono cambiato, ma le cose principali restano. Sono umile, lavoro e anche il successo non mi ha cambiato. Potrei sbagliarmi, ma penso rimarrò uguale a prima. A 18 anni quando ho fatto le pre quali a Roma avevo tanti dubbi, ora sono più consapevole. Ho sempre dubbi, ma la maturità è cambiata”
15.40 – “Ho vinto i campionati italiani di sci a 12 anni, ero molto forte. Poi sono andato così così nelle due stagioni successive contro i più grandi, facevo slalom e gigante. Nella discesa ero troppo leggero. Giocavo a tennis un paio di volte a settimana, lo sci era più pericoloso e con un errore sei fuori. Ho fatto la scelta giusta, non per il successo ma per come mi ha fatto crescere come persona. Mi occupavo di me stesso a 14 anni, dovevo crescere e questo mi è servito tantissimo”
15.39 – “Ringrazio tutte le persone che mi hanno permesso di crescere. Heribert Mayr è tra i migliori in circolazione, è una persona fantastica. Era molto emozionato, qualche volta ci vediamo quando salgo dai miei. Abbiamo fatto un gran lavoro”
15.36 – “Non mi piacciono i social, mentre le serie tv sì. In Australia stavo vedendo Animal Kingdom, che qua non si può vedere, bisogna mettere la Vpn (ride). Ci sono momenti in cui leggo tanto e altri in cui non leggo proprio, adesso è uno di quelli. Però mi porto dietro sempre un libro”
15.35 – “Alex (Vittur) mi aiuta in tutto da tanto tempo, è la persona che mi consiglia e aiuta in tante cose. Lo conosco da quando avevo 13 anni, mi confronto e mi conosce bene. Parliamo la stessa lingua quando c’è da prendere le decisioni. Conosceva Vagnozzi, era in contatto ed era la scelta giusta. La combinazione con Cahill è rara da trovare. Devo ringraziare Alex per tantissime cose. Si parla poco di lui anche perché lui non vuole”
15.32 – “Ho già a detto a fine anno scorso che le Olimpiadi saranno un momento chiave per me. Sarà la prima volta che le gioco, non vedo l’ora di conoscere altri atleti e prendere spunto da loro. Sarà sicuramente uno dei tornei più importanti dell’anno e sono felice di esserci, è un’opportunità per crescere. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibile”
15.30 – “I miei genitori sono speciali, tornavo a scuola e andavo a sciare. Li ritrovavo a casa, ma loro lavoravano tanto e mi hanno insegnato che per avere qualcosa devi lavorare. Non hanno mai cambiato nulla, da prima ad adesso non è mutato il loro comportamento. Spero di poter portare mio padre a qualche torneo, magari Indian Wells dove c’è più spazio per rimanere in privato e stare insieme”
15.28 – “Non so cosa mi mette a disagio. Non ho paura, nella mia testa è sempre una partita di tennis, qualcosa che mi piace fare. Vado in campo tranquillo, poi torno ad allenarmi”
15.26 – “La qualità che mi riconosco è il lavoro. Non ci sono segreti per arrivare a un traguardo, io lavoro anche più degli altri. Sono molto professionale”
15.24 – “La vita che sto vivendo è fatta di situazioni, può andare bene o male. Ho avuto un “però” nella mia testa, ho fatto una scelta che poteva sembrare folle (di separarsi da Piatti, ndr), ma ho detto mi butto nel fuoco perché voglio conoscere un altro metodo di lavoro. Non si sa mai, magari rimanendo lì sarei più forte di come sono ora, non si può mai sapere. Ho persone al mio fianco, ma l’ultima scelta rimane sempre mia. Il mio team non deve essere il migliore di tutti, ma devono essere delle persone che si capiscono, in cui ognuno fa il suo lavoro”
15.22 – “Nella mia testa ho sempre pensato che con il lavoro duro, con le persone giuste a fianco e la voglia di vincere ce la puoi fare. Il resto delle cose non le posso controllare, voglio sempre dare il massimo su ogni palla. Devi lottare sempre, puoi perdere anche dopo aver avuto match point”
15.20 – “La cosa più importante è avere intorno la mia squadra, chi mi vuole bene. Voglio mettermi al centro per lasciarli tranquilli. È una situazione piacevole, è meglio parlare che giocare con tensione”
15.18 – “Il mio piano era di tornare subito a Sesto per vedere i miei genitori, ma c’è stata una tragedia, sono morte tre persone. È un momento duro per la comunità e quindi non era il caso di tornare e fare una festa lì. Per questo sono rimasto a Roma”
15.15 – “La pressione è un privilegio. Quando le cose vanno bene vuoi sempre di più, ma sono tranquillo. Sto lavorando per obiettivi e per sogni: il mio era vincere uno Slam, ora so come ci si sente e voglio vincerne altri. Voglio tornare di nuovo in campo e lavorare, perché è con il lavoro che ho vinto. Voglio scalare un passo per volta, l’obiettivo è quello. Il futuro è difficile da prevedere”
15.12 – “Sono a Monaco da quando ho 18 anni, ero a Bordighera sotto la guida del mio vecchio allenatore, che aveva la residenza lì e mi sono trasferito anch’io. La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui potersi allenare, ci sono tante strutture, tanti campi e palestre. Lì mi sento a casa, mi trovo bene, posso andare al supermercato senza problemi”
15.11 – “Zverev ha giocato molto bene in questo inizio di stagione, sarà tosto da battere. Non vedo l’ora di affrontarlo, è un giocatore completo, serve bene risponde bene. Ha battuto i numeri 1 già tanti anni fa”
15.10 – “L’obiettivo di quest’anno è migliorare negli slam, e direi che meglio di così non poteva iniziare. La stagione però è lunga, posso dire che mi mancava la competizione”
15.08 – “Farò il tifo per Sanremo da casa. Quando avrei dovuto andare sarò già a lavoro per tornare in campo, quindi non parteciperò”
15.07 – “Vagnozzi è molto bravo tecnicamente e tatticamente, anche lui è stato giocatore e sa quali colpi funzionano e quali no. Sia lui che Cahill sono umili, mi ascoltano e sanno mettermi nelle migliori condizioni. Darren ha fatto una carriera incredibile, ha portato tanti al numero 1 e questo è il suo quinto slam, sa come gestire la pressione. Si dividono, Darren fa più la parte di gestione di come capire i momenti, mentre con Simone lavoriamo più sulla parte tecnica”
15.04 – “Sarà molto importante la programmazione che stiamo facendo, come l’anno scorso, in cui ci siamo presi dei momenti in cui non ho toccato la racchetta passando tanto tempo in palestra. Devo migliorare tanto la forza e la resistenza. Lo step maggiore però l’ho fatto a livello mentale, imparando come gestire certi momenti. C’è ancora tanto lavoro da fare comunque”
15.01 – “Sono contento di quello che abbiamo fatto e di condividere le emozioni con tutti voi. Però ci sono tanti tornei durante l’anno con opportunità di fare bene o male. Sono certamente contento di questo traguardo certamente. Mi piace sentire il calore della gente, ma sono lo stesso ragazzo di due settimane fa”
15.00 – Iniziata la conferenza stampa di Jannik Sinner