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La diretta live della conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Roma-Udinese. Delicato incontro con i friulani per i giallorossi e sale l’attesa anche per scoprire le parole dello Special One in conferenza stampa. A Trigoria l’allenatore portoghese risponderà alle domande dei cronisti e presenterà anche i temi dello scontro di domenica, oltre a fare presumibilmente il punto della situazione sul suo futuro. Si parte alle ore 12.30 di sabato 25 novembre.
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Cosa ne pensa dell’Udinese?
“Sono forti a palla inattiva, hanno gente che tira… L’Udinese è un’ottima squadra. Sarà una partita difficile”
I cambiamenti che ha avuto l’Udinese nell’ultima squadra?
“Hanno perso un giocatore importante, ma ha potenzialità, per loro non è stato un problema. E’ un gruppo intelligente nonostante il mercato”.
52 partite saltate per infortuni in totale, Smallin ne ha saltate 13, cosa ne pensa?
“Il 52 si concentra su tre o quattro giocatori, gente come Rui Patricio o Cristante non ha problemi. Sono Smalling, Lorenzo, ogni tanto Spinazzola e Dybala che sono in quei 52. I giocatori danno tutto per cercare di stare bene. Lavoriamo su tante cose insieme e pensiamo di star facendo il massimo. L’infortunio di Smalling c’è, ci sono persone che sopportano il dolore in maniera diversa e Smalling non riesce a giocare soffrendo e il suo infortunio è difficile. E’ frustrante anche per me, ma dobbiamo avere pazienza. Nell’ultima settimana non è uscito nemmeno dal dipartimento tecnico, ma per la prima settimana non c’è dolore. Settimana prossima dovrebbe scendere in campo, ma non me lo aspetto nelle prossime due o tre settimane. Prima del 2024? Ni, speriamo, vediamo”
Per fare un grande gruppo serve empatia, ha detto, ma c’è empatia con la proprietà o solo con la squadra?
“Dipende, con la squadra si passa molto tempo, è come una famiglia. Con la proprietà è diverso, sono pagato anche per non creare a loro problemi e la proprietà deve avere il suo tempo per diversificare. L’altro giorno mi hanno chiesto quand’è l’ultima volta che abbiamo parlato, ad oggi è ieri. Lavoriamo insieme”.
E’ un momento importante, non è ora che la squadra dia a qualcosa ai tifosi?
“Dobbiamo dare di più, nel senso che si deve capire che con questo tipo di tifosi non c’è limite a quello che si dà. Abbiamo avuto risultati negativi, ma mai mancanza di rispetto. Dobbiamo dare qualcosa di più, fuori casa ci manca un po’ di mentalità, non ci godiamo l’antagonismo di non essere in casa. Come squadra, si preferisce il conforto di casa, dobbiamo migliorare su questo livello. Quando vai fuori, ci sono anche 1500 tifosi che hanno fatto grandi sforzi. C’è da dare di più”.
C’è correlazione tra chi gioca e chi manca?
“Si fa fatica senza continuità, io come i giocatori. Io nella pianificazione, loro nello spostamento di ruoli. Con Renato siamo più forti in fase offensiva e difensiva, con Paredes abbiamo più controllo di gioco. Senza Renato manca il cambio di velocità. Renato non è infortunato, ma in due settimane ha interrotto l’allenamento per un problema. Si è allenato solo ieri, domani non gioca”.
Che persona sono sul lavoro?
“La gente vicino a me sa tutto quello che penso, non mi risparmio le critiche e i complimenti e gli elogi. Nel lavoro sono un libro aperto”.
FINE DELLA CONFERENZA STAMPA
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