A due anni da quel 28 maggio che sancì la fine della carriera di calciatore e l’inizio di quella da dirigente di Francesco Totti, l’ex 10 della Roma è pronto a dire addio al suo club del cuore. Alle 14:00 al Coni Francesco Totti spiegherà la sua scelta di dimettersi e di rifiutare il ruolo di direttore tecnico offerto dal Presidente James Pallotta. Sportface.it vi terrà compagnia con una diretta testuale a partire dall’inizio dell’evento, fissato per le ore 14.
TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO TOTTI
15.24 – “Cosa è bello di Roma? La città, la Roma, mare, montagna e sole. E i tifosi della Roma che sono i più belli di tutti”
15.21 – “Dopo una semifinale di Champions pensi che l’anno successivo puoi andare in finale. Di Francesco ha chiesto 4-5 giocatori e non glieli hanno mai presi. Le cose si devono sapere, è inutile nascondersi. Io non difendo il mister, avrà sbagliato le sue scelte ma dopo la semifinale di Champions ha chiesto 4-5 giocatori e quanti gliene hanno presi? Zero”
15.20 – “La maggior parte dei dirigenti non volevano una posizione forte. Ma nelle società forti non succedono queste cose: quando uno sbaglia deve pagare. Chi sbaglia paga, che sia Messi o Ronaldo. Dentro lo spogliatoio deve esserci rispetto reciproco, quando non c’è rispetto non si va da nessuna parte”
15.18 – “Non farò nessun nome ma tornando dalle vacanze mi hanno chiesto di un giocatore e io ho detto che per me questo non avrebbe potuto far bene. Per infortuni e per modulo. E loro mi hanno detto che andavo sempre contro…”
15.14 – “Perché vogliono levare il cuore a Roma? Non si rendono conto, non vivono il tifoso, non vivono le radio e le televisioni. Non sanno niente di Roma. Stando qua sul posto è totalmente diverso: stando dall’altra parte del mondo gli arriva l’1%”
15.13 – “Mancini? Ha una grande nazionale, dovrà essere bravo a portarla sul tetto d’Europa”
15.11 – “Florenzi? Non l’ho sentito. Ho sentito a Pellegrini e gli faccio nuovamente i complimenti per ieri. Lui non ci credeva ma ci crederà anche perché a lui gli ho promesso tante cose e spero che queste cose possano avverarsi perché è un ragazzo speciale, forte, sia in campo che fuori. È una persona pulita che può far bene alla Roma e che può dar tanto a questa squadra. Qualche romano dentro la Roma serve sempre. Perché vedere a fine partita che alcuni giocatori ridono, fa girare le palle. La Roma deve essere la Roma, davanti a tutto. E se ci sono queste persone dentro Trigoria non andrai da nessuna parte. Se sei unito non deragli, vai dritto fino alla fine. Tutti uniti si può far qualcosa, se qualcuno esce dal binario è finita”
15.09 – “Speravo che per me ci fosse un solo 17 giugno (data dello Scudetto dei giallorossi, ndr)”
15.08 – “Con Pallotta ci ho parlato una sola volta a quattrocchi, dopo essermi ritirato”
15.07 – “Un qualcosa per dire grazie a Pallotta? Grazie perché alla fine mi ha dato la possibilità di lavorare, di conoscere un’altra realtà che io già conoscevo sotto un altro punto di vista. Ma facendo il dirigente ho avuto la possibilità di conoscere altre cose che non avrei mai avuto la possibilità di conoscere. Io non sputo sul piatto dove ho mangiato, lui è il presidente e spero che porti la Roma più in alto possibile. Adesso deve essere bravo a conquistare la fiducia della gente e spero che chi sta accanto a lui possa dargli indicazioni giuste”
15.04 – “Valuterò alcune offerte e ce ne sono state da squadre italiane, anche una stamattina. Io prendo tutto in considerazione. Io tante cose le ho sapute leggendo i giornali, di alcuni allenatori ecc. Pensa che considerazione…”
15.02 – “Io sono stato un peso per questa società, mi hanno detto di esser troppo ingombrante”
15.01 – “Malagò presidente della Roma? Forse avrò porte aperte, lui mi darebbe più fiducia. A me non serve stare davanti a tutti”
14.59 – “Nelle ultime settimane ho cercato di trattenermi. In due anni non ho mai sentito Pallotta e nemmeno Baldini. Io che devo pensare?”
14.58 – “Io sincero? Qualcosa mi tengo, se qualcuno mi risponde ho ancora altre cose da dire”
14.57 – “Le mail? Io mi fido di De Rossi che lui non abbia pensato quelle determinate cose”
14.55 – “Padel, calcetto e vacanze? Quando io faccio partite di beneficenza o nel mondo, loro sono al corrente di quello che faccio. Mi hanno dato la disponibilità e mi hanno detto che porto la Roma nel mondo. Anche altri dirigenti vanno a fare la settimana bianca o altre cose, ma il fatto è che non li conosce nessuno e non nascono questi problemi”
14.54 – “Baldissoni? È un dirigente della Roma. Ha cercato di direzionarmi, non so dove ma va bene. Ha cercato di aiutarmi”
14.52 – “Se mi son sentito pugnalato? Sì. Purtroppo ci sono delle persone a Trigoria che fanno il male della Roma. Pallotta questo non lo sa e lui si fida sempre di queste persone. Io che conosco Trigoria come le tasche dei jeans, conosco gli spostamenti di tutti, so per filo e per segno come va gestita ma non perché sono più bravo di tutti, perché io ci sono cresciuto. Come fai ad andare avanti coesi tutti insieme? Ognuno fa il bene di sé stesso”
14.50 – “Se io fossi il presidente della Roma con due bandiere come Totti e De Rossi in una società gli darei in mano tutto, per quello che hanno fatto, per il comportamento e per il rispetto. Perché c’è etica e romanità, ma qui non è mai stato chiesto. Pallotta si è contornato di persone sbagliate e lui ascolta solo determinate persone. Se sbaglio per otto anni una domanda me la posso fare o no?”
14.49 – “Purtroppo ci sono dei problemi finanziari che vanno rispettati. Perciò se si deve vendere perché quest’anno stai a -50 o -60 devi vendere i giocatori importanti e la squadra s’indebolisce”
14.48 – “Totti non è che cambiava la Roma, avrebbe dato un contributo, quello sicuramente. Son state fatte tante promesse, reali non tante. E io da tifoso mi dispiace, anche perché ho dei sogni: vedere la Roma competere ad alti vertici, come anni fa. Anche se arrivavi secondo, ma qualche coppa la vincevi”
14.45 – “Perché Sarri non è venuto alla Roma? Non so quale fossero i suoi obiettivi o le sue valutazioni. So solo che Sarri era un pallino della dirigenza. È un grande allenatore che avrebbe fatto comodo se fosse venuto ma anche lui era sotto contratto con il Chelsea. In questo momento parliamo del nulla, parliamo dell’attualità: Fonseca dovrà trovare un ambiente tranquillo e sereno, una strada percorribile e senza intoppi. La gente già lo stima, da quello che ho visto è un grande allenatore che ha fatto bene allo Shakhtar e spero che possa far bene in questa squadra. Perché Conte ha detto di no alla Roma? Lui doveva venire qua a fare una rivoluzione ma lui voleva dare una continuazione. Qui però c’è da fare una rivoluzione perché c’è da vendere. Se andrò il prossimo anno allo stadio? V’assicuro che andrò in Curva Sud in alcune partite, mi metterò una parrucca. Anzi o sai che faccio? Prendo Daniele e insieme andiamo in Curva Sud a vederci la partita”
14.42 – “Da settembre ai dirigenti avevo detto che se questo fosse stato l’ultimo anno di De Rossi gliel’avrebbero dovuto dire prima. Ma il tempo passava, lui ha avuto infortuni, i risultati non venivano, Di Francesco è andato via, Monchi si è dimesso, tutto il contesto era difficile. Ma il problema di Trigoria è che le cose devono esser fatte subito, senza far passare il tempo. Io con Daniele ci ho parlato da amico, gli ho dato un mio parere e gli ho detto di guardare al di là, perché pensavo che fosse l’ultimo anno. Ero dirigente ma allo stesso tempo un suo amico, cercavo di fargli aprire gli occhi per fargli capire che ci fosse un problema. Però tutte queste cose non riesco a capire se son volute o perché non ci pensano. E da quello che ho capito volevano proprio questo: levare i romani dalla Roma”
14.38 – “Fienga mi ha detto tre mesi fa che mi avrebbe fatto fare il direttore tecnico, tutti sanno che questa fosse la mia volontà. Ma quando hai dall’altra parte una persona che ti mette sempre i bastoni tra le ruote… non so’ stupido. Se non avessi voluto Fonseca, perché il dt è quello che dà un parere importante, ma siccome hanno scelto tutto loro: se le cose vanno male che faccio? Vado in conferenza a dire di non aver scelto Fonseca? Se m’avessero chiamato prima di scegliere l’allenatore, io sarei rimasto. A Fienga avevo detto che l’unico che avrebbe potuto cambiare la Roma sarebbe stato Conte. Antonio ci aveva dato l’ok però poi ci sono stati dei problemi e lui ha cambiato idea. Però questa è stata decisione mia e di Fienga”
14.35 – “Fienga è l’unico che ha messo la faccia, l’unico che ho chiamato insieme a lui è stato Ranieri. Altri dirigenti non volevano. Lui sarebbe venuto anche a zero, ha fatto il massimo per quello che poteva fare e appena l’ho chiamato mi ha detto che il giorno dopo sarebbe stato a Trigoria. Infatti a Ranieri il tributo è stato fatto”
14.34 – “Con questa proprietà senza Baldini tornerei? No, quel che è successo è successo. Il vaso ormai s’è rotto. Non ho niente contro Baldini o Pallotta, scelta che a malincuore rispetto”
14.31 – “Io ho chiesto di fare il direttore tecnico perché penso di avere queste competenze, non ho mai chiesto di comandare tutto. Ho chiesto di dare un forte contributo e di metterci la faccia, di decidere come fanno tutti gli altri. Ma se poi fanno l’allenatore, fanno il ds e tu passi in secondo piano, che dt tecnico è? Io a Londra che vado a fare? A decidere cosa? Hanno fatto tutto senza chiedermi se va bene o no. L’unico allenatore che ho chiamato e ho sentito è Conte. Mihajlovic, De Zerbi, Gattuso e Gasperini non gli ho mai mandato un messaggio e mai chiamati, mai successo. Ho chiamato solamente Conte, il resto tutta fantascienza”
14.30 – “Cosa dovrebbe fare la Roma per tornare? Sicuramente cambiare proprietà. Oggi avrei voluto morire. Ma per il bene di tutti è meglio che mi stacco io. Tanti personaggi hanno sempre detto che sono troppo ingombrante”
14:27 – “Non sono mai stato reso partecipe. Penso di aver fatto solo dieci riunioni. Mi chiamavano sempre all’ultimo, come se mi volessero accantonare da tutto. Ho sempre cercato di portare qualcosa in più a questa società”.
14:23 – “Se ho preso questa decisione è perché non ho potuto fare niente. Non mi sono mai sentito parte del progetto, soprattutto sull’area tecnica. Penso di avere le basi o l’occhio per capire certe cose meglio di altri a Trigoria. Io penso di essere bravo a fare quello, pur sbagliando, non voglio fare altro”.
14:20 – “Tutti sappiamo i problemi attuali della Roma. Bisogna fare cassa entro il 30 giugno, per questo hanno deciso di cedere il giocatori più forti e seguire il fair play finanziario. Penso bisogni essere trasparenti, soprattutto con i tifosi. Quando feci un intervista dicendo che la Roma sarebbe arrivata quarta e la Juventus avrebbe vinto lo scudetto a febbraio mi diedero dell’incompetente, ma io ho solo detto la verità. Siccome sono abituato ad essere così non posso stare qua dentro”.
14:18 – “Il rapporto con Franco Baldini non c’è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è normale che io lo abbia fatto per dei problemi all’interno della società. Uno dei due doveva andarsene, e mi sono fatto da parte io. Troppi galli a cantare non servono. Ognuno dovrebbe fare il suo. L’ultima parola spettava sempre a lui, perciò era tempo perso per me”.
14:17 – “E’ stato sempre un pensiero di alcune persone quello di togliere i romani dalla Roma. Alla fine sono riusciti a ottenere quello che volevano, soprattutto negli ultimi anni. Gli americani hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte. Hanno cercato in tutti i modi di raggiungere questo obiettivo”.
14:15 – “Mi hanno fatto smettere da giocatore. Mi hanno fatto tante promesse che non sono mai state mantenute. Sono diventato dirigente per la Roma, ma dopo un po’ non mi è sembrato più il caso”.
14:14 – “Questo mese valuterò tutte le offerte e sceglierò quella che mi interesserà di più. Non ci sono colpevoli in particolare. E’ stato preso un percorso e non è stato rispettato”.
14:10 – “Al popolo di Roma devo dire solo grazie per come mi hanno sempre trattato. C’è stato sempre un rispetto reciproco in campo e fuori, perciò posso dire solamente di tifare questa squadra, che va sempre tifata. Per me è la squadra più importante del mondo, e vederla così in difficoltà mi rattrista. I tifosi della Roma sono diversi da tutti gli altri. Ci mettono un amore talmente grande che non potrà mai finire. Io anche da fuori continuerò sempre a tifare Roma. E’ un arrivederci, non un addio. Da Francesco dico che è impossibile vedere Totti fuori dalla Roma”.
14:07 – “Questo mi ha fatto pensare tanto, ma non è stata colpa mia prendere questa decisione. Non è stata colpa mia perché non ho avuto mai la possibilità di esprimermi, non mi hanno mai coinvolto nel progetto tecnico. Primo anno ci può stare, secondo non ci siamo mai trovati e aiutati l’uno con l’altro. Sapevano le mie intenzioni, la mia voglia di dare tanto a questa squadra e a questa società. Mi tenevano fuori da tutto”.
14:04 – “I presidenti passano, i giocatori passano, gli allenatori passano, ma le bandiere restano. Diciamo che questa decisione non è colpa mia”.
14:01 – “Ringrazio il presidente Malagò, per avermi dato questa possibilità: questo posto bellissimo, unod ei posti più importanti per gli sportivi. La comunicazione un po’ meno bella: alle 12:41 del 17 giugno 2019 ho mandato una e-mail al Ceo della Roma dove scrivo un po’ di parole e un po’ di frasi per me impensabili e innmaginabili. Mi dimetto dal mio ruolo della giorna. Speravo che questo giorno non arrivasse mai, ma questo fatidico giorno è arrivato. Viste le condizioni penso sia giusto prendere questa decisione, anche perché non ho avuto mai la possibilità di poter lavorare sull’area tecnica con la Roma. Sono tanti mesi che ho preso questa decisione, che penso sia la più coerente, perché davanti a tutti ci deve essere la Roma, una squadra da amare. Non ci devono essere le fazioni pro Totti, pro Pallotta o pro Baldini, ci deve essere solo l’amore per questa maglia”.
14:00 – Totti è entrato in sala.
13:57 – A breve l’inzio.
13:55 – Presente anche Alberto Aquilani in sala.
13:34 – C’e’ grande attesa per la conferenza stampa di Francesco Totti, al Salone d’Onore del Coni. Oltre 1.000 le richieste di accredito arrivate un po’ da tutto il mondo. Sono 250 circa i giornalisti accettati all’interno del Salone, per ascoltare le parole del dirigente giallorosso che con ogni probabilita’ annuncera’ l’addio alla Roma dopo 30 anni. Ci sono giornalisti di testate olandesi, spagnole, francesi e statunitensi.