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LIVE – Udinese-Napoli, Spalletti in conferenza stampa (DIRETTA)

Luciano Spalletti Napoli
Luciano Spalletti - Foto LiveMedia/Agn Foto

La diretta live della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Udinese-Napoli, match valido per la trentaduesima giornata di Serie A. Si assegna lo scudetto agli azzurri, ai quali basta appena un punto per il fenomenale traguardo e c’è grande interesse per conoscere le parole del tecnico di Certaldo che alle ore 12.30 di mercoledì 3 maggio presenterà a Castel Volturno i temi della sfida. Gli azzurri vogliono coronare il loro grande sogno e stanno per prendersi il terzo tricolore della loro storia.

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13.13 Finisce qui la conferenza stampa di Spalletti.

13.10 “Lozano e Politano? Siamo contenti del lavoro in fase offensiva e difensiva. Se loro riescono a scambiarsi le differenti qualità che hanno poi si ha una totalità di qualità da tutti e due che uno solo farebbe la metà. Si va ad acchiappare più cose nella lunghezza del campionato. Solo Di Lorenzo può giocarle tutte nello stesso livello, gli altri è bene che si alternino”.

13.06 “Kvara è un calciatore stupendo, magnifico e delizioso. Un top player, nonostante la sua età. Lui deve imparare ancora tanto e quando lo farà diventerà micidiale, un super calciatore. In questo pensiero, però, c’è un ragionamento di collettivo. Nel gol subito contro la Salernitana, Osimhen sta attorno alla palla da attaccante e non da difensore. Quando trovi un terzino come Di Lorenzo non puoi pensare solo al dribbling che devi fargli. Serve un discorso di atteggiamento da completare per essere una squadra forte”.

13.03 “Questa è la squadra più forte che abbia mai allenato? Difficile da dire, perché ci sono delle evoluzioni di calcio giocato, accostare squadre passate al calcio presente non è facile. Sono fortunato, ho allenato diverse squadre forti e calciatori fortissimi. Bisogna essere bravi a far venir fuori un collettivo che duri nel tempo e dia entusiasmo”.

13.00 “Lei come fa a sapere qual è il mio sguardo? Voi siete deformatori, la verità è quello che so io. Mi vuol rifare la domanda? Secondo voi mi cerca il Napoli e io dico di sì al Napoli per quale motivo? Per vincere e basta, vengo per che cosa? Per portare lo stipendio a casa? A me basta vincere, non cerco altre cose. Ho solo una scappatoia, quella di riuscire a vincere. L’anno scorso terzo posto ma mi avete detto di andare via. Tutt’ora ci sono critiche, se non si vuol ricevere critiche non dovremmo fare sto lavoro. C’è chi si diverte, dovremmo capire se chi lo fa tiene al Napoli o no. Io ho una famiglia in cui parlo delle cose che ci succede intorno. Io sono quello che devo fare risultati, sono venuto convinto di provare a vincere, poi non so se ci riuscirò o no”.

12.55 “Non è una partita ad aver determinato lo scudetto, ma parte dal primo tempo, ovvero dalla scorsa stagione. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto un contributo importante anche da calciatori che non ci sono più affinché venisse fuori una squadra di questo livello qui, tipo Insigne, Koulibaly, Ghoulam, Mertens. Ci hanno dato molto dal punto di vista della personalità”.

12.54Ci sono ancora da fare altre belle cose. Secondo me più belle assai del contratto, giocare queste partite qui e farlo bene, completare questo discorso perché ancora non è completato, poi penseremo a festeggiare perché sarebbe giusto farlo. Rimettersi in gioco domandandosi la stessa cosa: sono nelle condizioni di poter dare a questo pubblico quello che merita? Da lì si parte sul rinnovo”.

12.50 “Sono convinto che le cose passino dalla mia volontà di ricerca, di impegno. Se riesco a lavorare in un modo corretto mi ripaga il mio stesso lavoro, non il risultato finale. Però è chiaro che vincere uno scudetto a Napoli sarebbe una cosa extra, super lusso, da un punto di vista sportivo mi farà stare comodo in qualsiasi situazione vivrò nella mia vita”.

12.48 “Diventa fondamentale se io ce la faccio a dare al Napoli quello di cui il Napoli ha bisogno. Devo sempre avere a che fare con me come primo ragionamento. Sono nelle condizioni di poter dare quel che merita? In caso contrario bisogna fare un passo indietro”.

12.45 “Siamo sempre un po’ timorosi e insicuri, a volte le scelte che fai durano pochi secondi e te le porti dietro tutta la vita. Per cui ti vengono sempre dei pensieri, poi c’è anche la considerazione di quanto fatto fino a ora, la nostra squadra ha creato sempre eventi nuovi dentro le partite, quindi pensiamo anche alle nostre qualità che non dobbiamo mai perdere, atteggiamento, convinzione. Loro sono bravi in tante cose, Sottil è uno che ha mestiere addosso, ha già esperienza per questo ruolo qui, già in campo era un po’ allenatore. Loro sono fisici, sono tra quelli che arrivano con più uomini dentro l’area avversaria a livello europeo, dovremo stare attenti. Massimo rispetto, ma il timore è un’altra cosa. La paura ce la devono imporre”.

12.42 “Vedere gente dispiaciuta domenica ti mortifica, vorresti che mai succedesse. E’ l’opposto, la gente felice, che ti dà felicità interiore e ti nutri di rimbalzo. Questa è la cosa più importante, il pensiero è sempre quello di vedere la gente felice. Già domenica il pubblico mi ha fatto capire più della nostra classifica quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato”.

12.39 “Da un punto di vista mio, ho saputo fin dall’inizio che avevo a che fare con giocatori purosangue, mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere subito a tutti la loro qualità e il loro carattere. Questo scudetto, se avvenisse, è qualcosa che esce dagli schemi. Ne trarrebbero vantaggi non solo il Napoli e Napoli città, ma tutti gli addetti a questo sistema. I nostri calciatori lo meritano per quello che hanno fatto, ora bisogna fare questi ultimi metri che diventano la cosa più difficile”.

12.36 “Ho molte persone a cui sono legato affettivamente, quando torno indietro a quello che è stato il mio percorso di trent’anni ci sono molte squadre in cui sono rimasto per molti anni, non solo un anno. L’Udinese è una di queste. Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po’, difficile trovare un altro che ha consumato tutta la carriera in 4-5 squadre. All’Udinese fui chiamato quanto la squadra aveva difficoltà, ci salvammo ma non a esprimere il potenziale della squadra, l’anno dopo mi lasciarono andare per poi riprendermi di nuovo e dopo ci rimasi per 4-5 anni, questo mi fece legare i rapporti con Marino, che saluterò caramente. Sono d’accordo, questo Napoli è partito dalla Serie C, ci hanno lavorato in tanti, lui è un totem del calcio e conoscitore profondo. Gianpaolo e Gino Pozzo mi hanno dato moltissimo, ho legato con loro un rapporto molto stretto. Poi ho avuto Sottil come calciatore, era uno dei leader della squadra. Sono ricordi bellissimi e mi fa piacere ricontrarli ora in un momento che può determinare molto per la nostra storia del calcio”.

12.35 Inizia la conferenza stampa.

12.30 Amici di Sportface, buon pomeriggio da Castel Volturno dove sta per iniziare la conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Udinese-Napoli.

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