Alle 11:00 di sabato 18 marzo Luciano Spalletti terrà la conferenza stampa della vigilia di Torino-Napoli, match della ventisettesima giornata di Serie A 2022/2023. Tanti i temi per il tecnico, che inevitabilmente si soffermerà anche sul cammino in Champions League e sull’euroderby contro il Milan. Lo Scudetto è ad un passo e il Napoli sogna anche la Champions. Sportface.it vi terrà compagnia con aggiornamenti in tempo reale.
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11.34 Termina qui la conferenza stampa di Spalletti.
11.33 “Rigore? Lo hanno deciso i ragazzi chi lo calciava, c’è democrazia dentro lo spogliatoio. Non si segue quello che dice loro ma si mettono d’accordo, se decidono di fare diversamente dalle indicazioni ora sono più tranquillo”.
11.31 “Zielinski sta mettendo mano in modo pesante al suo carattere. Se sei troppo buono e bravo a volte in questo mondo qui non hai dei vantaggi. La vena sul collo ogni tanto bisogna farsela venire. Kvara l’altro giorno mentre dribblava a segnare aveva la vena sul collo, quando è arrivato non era così, ora mi garba di più”.
11.28 “Tifosi in trasferta? Fondamentali, ma spero non succeda più quello che è successo. Capisco che ci sia uno storico dietro, ma che la squadra si senta più forte con il proprio pubblico sugli spalti è fuori discussione, anche perché la partita diventa più bella. Quando viene escluso un pubblico ci sono molti colpevoli ma anche molti non colpevoli e questi vengono penalizzati involontariamente. Quando è stato squalificato il settore trasferta ho temuto, perché per noi sono un sostegno importante di cui i calciatori hanno bisogno”.
11.25 “Dopo c’è la sosta e si può recuperare bene. Chi sta bene e non subisce un arrugginire dei meccanismi fisici si andranno a riutilizzare anche domani. Poi c’è chi soffre questa fatica, o chi come Elmas meriterebbe qualche partita da titolare, come del resto un po’ tutti. Qualcosa si cambia ma non fatemi dire cosa si cambia”.
11.21 “Cerchiamo di essere organizzati come squadra ma di lasciare che la qualità individuale dia quelle soluzioni che sono la soluzione per far male agli avversari”.
11.18 “Raspadori non recupera, mi sembra di aver letto che non va neanche in Nazionale. Ndombele è un calciatore forte, all’inizio non lo conoscevo molto, avevo il dubbio del perché il Tottenham l’avesse lasciato partire. Per quello che ho visto io, in Tottenham-Milan ce l’avrei visto bene dentro. Lo alleno volentieri, è un ragazzo dolce, forte fisicamente, nella modernità del calcio c’è da includere questa forza fisica che è un valore importante. Lui ha forza, tecnica, questi guizzi in cui acchiappa la palla e libera lo spazio. Mi garba, come si dice in Toscana”.
11.15 “Il calcio italiano cerca di fare cose più moderne e forti di impatto dentro la gara. Penso alla qualità del portiere del Torino, di quando ha la palla, lo pressi e sei costretto in una pallata sola a dover ricomporti in area di rigore in un attimo. Loro la mettono a settanta metri, Milinkovic-Savic la mette al limite della tua area dalla sua. C’è questo sciagattone di dover ricomporre la linea difensiva da metà campo”.
11.11 “Qualche cambio di formazione? Può succedere che ci sia qualche titolare a quello della scorsa partita, si fa sempre quello che si fa sempre, ci si prepara al meglio per ogni singola partita. Partite una alla volta, i conti in fondo. Le alternanze sono in base alla forma dei singoli. Non ho il timore di sbagliare scelte perché qualsiasi cosa scelgo scelgo bene, sono tutti disponibili fisicamente e mentalmente, sono valutazioni in base alla partita, a livello psicologico si è speso tantissimo, ti dicono tutti che l’hai già vinta, pensa alla prossima, tutti parlano di risultato facile e ti trovi a giocarla in condizioni di svantaggio totale a livello mentale. Sei costretto a subire questo racconto per cui sei già di là mentre ancora le partite vanno giocate e si finisce in difficoltà”.
11.08 “Ho 64 anni, ogni momento può essere diverso, meglio non fare calcoli. Uno va ad affrontare nel momento che vivi le situazioni su cui mettere mano di volta in volta. Si prova sempre a essere migliori di quanto siamo stati. Vedremo per quanto proseguirò in panchina, se penso alla disponibilità e l’impegno della squadra vorrei vivere in eterno, se penso a quello che è successo l’altra sera per la città vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni. Mi disturba e non ne vorrei far parte. Alla fine quello che conta è quanto hai amato le cose e quanto sei stato amato”.
11.05 “Rispetto la squadra di Juric, sarà una partita difficile. L’Eintracht ha cambiato il suo atteggiamento per affrontarci, il Torino non lo farà, fa sempre alla stessa maniera, è un avversario molto complicato, asfissiante in tutto quello che fa. Vogliono mantenere un livello di fatica altissimo dentro la partita, saremo spesso costretti a ripartire dal portiere e ad avere duelli costanti sulla fisicità, loro pressano continuamente, sono sempre disposti a farti sentire il fiato sul collo e per noi che usiamo il possesso palla diventa difficile giocare sul pulito, sarà una partita difficile e loro stanno facendo un grande campionato. Con Juric ho discusso qualche volta, ma c’è grande stima”.
11.03 “L’anno irripetibile sarà quello dopo questo qualsiasi cosa succeda e poi così via ancora. Il meglio è sempre quello che vuoi andare a scoprire, non ci si deve fermare mai, si va sempre a scavare in profondità e trovare qualcosa che ti dia questa soddisfazione”.
11.01 “Il tempo che passa mi dà sempre stesso problema, fare cose che mi diano soddisfazione e quel riempimento e quella pienezza al tempo che trascorre, verremo giudicati per la serietà, la professionalità, l’umiltà con cui affrontiamo le cose. Non ne ho molto di tempo, mi devo affrettare, devo dare valore a tutto ciò che mi passa davanti. Per il Napoli sono disposto a tutto”.
11.00 Amici di Sportface, buon pomeriggio da Castel Volturno per la conferenza stampa di Luciano Spalletti che inizia ora.