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La Juventus, dopo il pareggio acciuffato in extremis nella gara di andata, torna in campo contro il Siviglia nel match valevole per il ritorno delle semifinali di Europa League 2022/2023. Il club piemontese, dunque, avrà soltanto la vittoria a disposizione per conquistare la qualificazione in finale, esattamente come gli spagnoli. Nella giornata odierna, mercoledì 17 maggio, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, parlerà in conferenza stampa per presentare la partita e rispondere alle varie domande dei giornalisti.
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La conferenza è iniziata con le parole di Juan Cuadrado: “Dovremo scendere in campo con la voglia e la determinazione con cui siamo scesi nel secondo tempo. Siamo una grande squadra con grande esperienza, domani per noi è una finale. Trofeo internazionale per coronare il mio percorso qui? Sicuramente. Mi manca, ci sono andato vicino e per noi è una grande possibilita, dopo un anno abbastanza difficle. Dobbiamo scendere in campo con determinazione per farci questo regalo”.
E ancora: “Vincere sarebbe bellissimo. Questa è una partita speciale. Dobbiamo cercare di raggiungere questa finale sperando vada tutto bene. Futuro alla Juve? Sono molto contento alla Juventus. Mi sento ancora con molta forza, ma la cosa più importante è la partita di domani”.
Inizia ora la conferenza del tecnico Massimiliano Allegri: “Se sarebbe bello farci premiare da Ceferin? Noi dobbiamo pensare soltanto al campo. Tutta la squadra ha voglia di raggiungere la finale in un’annata folkloristica. Sappiamo che è una partita difficile e ci saranno momenti di difficoltà. Ci vuole molta calma e lucidità e i ragazzi sono stati molto bravi. Abbiamo lavorato tutti insieme per arrivare fino a qua. Non sono mai stato a Budapest e i ragazzi mi farebbero un grosso regalo. Ci vorrà un pizzico di fortuna speriamo sia dalla nostra parte”.
Sui singoli: “Come sta Vlahovic? La squadra sta bene fisicamente, questo è un buon segnale. Saranno importanti i cambi. Fagioli? Abbiamo la fortuna di avere 5/6 giovani che sono minimo del 2000, è normale che devono passare anche da quei momenti. Fa parte di una crescita. Poi quando i ragazzi arriveranno a 27 anni ci sarà il massimo della loro carriera. L’esempio è Rabiot, che sta giocando al massimo del suo livello, ma si passa attraverso queste situazioni”.
Sulla formazione: “Ho un dubbio in difesa, a centrocampo e in attacco. Deciderò domani mattina. La partita sarà lunga e si possono cambiare in corso”.
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