La diretta live della conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Roma-Frosinone, match valevole per la settima giornata di Serie A 2023/2024. Dopo la pesantissima sconfitta incassata al Luigi Ferraris per mano del Genoa, l’allenatore giallorosso torna a parlare a poche ore da un altra cruciale sfida. Appuntamento per seguire le sue parole fissato alle ore 14:30 di sabato 30 settembre.
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15.03 Finisce qui la conferenza stampa.
15.02 “Negli ultimi 2 giorni sono andato a letto alle sei del mattino dopo le partita. C’è chi mi dice una cosa, chi mi dice un’altra, se vado da loro sento tante cose perché tutti hanno un’opinione diversa. Ho fatto una riunione ieri con i giocatori e ho iniziato a dire che avrei fatto delle domande e avrei risposto alle domande”.
14.57 “Crisi del terzo anno? Non penso. Non c’è terzo, quinto, decimo anno che tenga. Qualche volta sei stanco di un rapporto anche senza problemi, ci sono allenatori che hanno tanti soldi da spendere, che cambiano giocatori con facilità tremenda, per dire il Manchester City ha Guardiola e può spendere 100 milioni. Penso che il punto di partenza non siano gli anni, ma un rapporto che esiste o non esiste, in questo caso il rapporto esiste”.
14.48 “Pinto ha spiegato bene, ha spiegato come la Roma debba ovviare al suo Financial Fair Play. Hai dimenticato di dire che Ibanez non c’è più, non abbiamo Kumbulla, con Smalling out siamo rimasti in tre in un periodo dove si gioca ogni tre giorni. L’infortunio di Llorente fa parte di Diego, è la sua storia clinica. Non mi piace parlare individualmente dei giocatori, ma ora Cristante ci dà di più, ha avuto un’evoluzione fantastica, nella velocità di esecuzione, non era propriamente un genio con la palla, ma è diventato più sveglio obiettivamente, è importante per noi. La squadra ha peggiorato quando è passato dietro. Se mi aspetto di più dai giocatori? Sì, mi aspetto di più da me stesso perché sono sempre molto esigente, però mi aspetto anche di più dai giocatori. Sono un po’ più solo perché a me piace stare solo, mi piace nascondermi, isolarmi qualche volta, ma con i miei giocatori non mi sono mai sentito da solo. Mi aspetto di più in campo, mi aspetto una mentalità, una fame, una responsabilità diversa e anche gente nuova che è arrivata penso che crescerà alla velocità che gli facciamo vedere come siamo noi”.
14.39 “Cosa accadrebbe se mi offrissero il rinnovo? Non è successo non ti posso rispondere. Quello che ti posso dire è che tre mesi fa, parliamo di Budapest, c’era quasi un dramma a pensare che io potessi andare via. Ho detto a giocatori, club e tifosi che sarei rimasto. Durante il periodo di vacanze ho avuto la più grande, la più pazza offerta di lavoro che un allenatore ha mai avuto nella storia del calcio e l’ho rifiutata per la parola ai mie giocatori, a Friedkin e ai tifosi. Tre mesi dopo sembra che io sono il problema, ma questo non lo accetto. Non leggo o guardo tv, ma ho amici che mi fanno arrivare queste voci. Io non sono il problema. Le cose in un’azienda sono multifattoriali. Io ho dato la mia parola e la rispetterò fino al 30 giugno 2024 sono qui a lottare ogni giorno per i giocatori, la proprietà e i tifosi. Solo una persona può dirmi che per me finisce prima del 30 giugno, questo è mister Friedkin. Se non me lo dice sono io fino al 30 giugno sono qua e non ho paura di essere contestato”.
14.34 “Prima di tutto dobbiamo avere il coraggio di entrare in campo domani e accettare una reazione di grande romanismo che può essere un supporto o può essere una manifestazione di scontento. Dobbiamo avere il rispetto per questa manifestazione, positiva o negativa che sia, e avere rispetto per il Frosinone. Dobbiamo avere coraggio e personalità”.
14.30 “Dobbiamo vincere, nessun alibi. Tre partite prima della fine del mercato con un solo punto in cui ci ha lasciato in una situazione che a tanti giocatori ha portato un peso. Ho pensato che dopo l’Empoli e la vittoria in Europa League che quel peso uscisse via, in campo e anche fuori, non è successo così col pareggio a Torino che in condizioni normali, in cui in Serie A squadre potenzialmente che non giocano per le posizioni superiori sono capaci di fare risultato con le big, sarebbe stato un punto positivo e invece per la nostra situazione, anche dopo una partita positiva, era un punto negativo. A Genova mi aspettavo un miglioramento e non è successo”.
14.25 Inizia la conferenza stampa.