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Il Napoli, dopo uno strepitoso percorso in questa prima parte di stagione, vuole continuare a stupire tutti anche nel match contro la Lazio valevole per la venticinquesima giornata del campionato di Serie A 2022/2023. La capolista, dopo l’ennesima vittoria ottenuta contro l’Empoli, va a caccia di un nuovo successo nel big-match dello stadio Diego Armando Maradona per provare ad allungare ulteriormente sulle seconde in classifica ed avvicinarsi alla scudetto Nella giornata odierna di giovedì 2 marzo, il tecnico del club partenopeo Luciano Spalletti, parlerà in conferenza stampa per presentare la partita e rispondere alle varie domande dei giornalisti.
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FINISCE LA CONFERENZA STAMPA DI LUCIANO SPALLETTI
15:36 – “Stiamo mettendo delle basi buone, un gruppo di calciatori forti e sani, potremmo iniziare con loro un ciclo. Hanno una forza che potrebbe durare negli anni, la società è stata bravissima a saper scegliere questi calciatori. Ci sono anche dei ragazzi che quando vado a scegliere la formazione titolare, mi viene da piangere nel lasciarli fuori. Ad Elmas non saprei cosa rispondere se mi chiedesse ‘Cosa devo fare per giocare titolare?’, perché non saprei che risposta dargli. Anche Raspadori gioca poco ma secondo me è il futuro dell’Italia”.
15:31 – “Occupo tutto il mio tempo a costruire bene le cose da fare, poi valuto dopo se ci sono differenze con il nostro avversario. Domani vivremo la partita come un Derby, i calciatori che ho a disposizione stanno facendo delle cose straordinarie, hanno fatto delle grandi partite macinando un calcio fatto bene. Il +18 in classifica? Non lo consideriamo per ora, dobbiamo sempre valutare le partite che andiamo ad affrontare, viviamo tutto come un ‘dentro o fuori’.
15:23 – “Io non vado a fare pensieri che possano suscitare delle rivincite verso nessuno, io devo pensare solo a fare bene il mio lavoro. Sono i risultati del calcio giocato che fanno la differenza, la pagina dei tifosi dell’Inter non so di cosa parli, ma mi fa piacere che mi facciano complimenti. Io ho sempre dato il massimo in ogni società, anche quando secondo qualcuno ho litigato con tutti, ma era sempre per il bene della società e della squadra”.
15:20 – “Io prendo sempre me stesso come obiettivo per migliorare, non gli altri. Non parlo degli errori di nessuno, sono sempre io il responsabile delle cose che non vanno come vorrei. Se Inter Juventus del 2018 ha influito sulle possibilità del Napoli di conquistare quello scudetto? Secondo me si, gli errori arbitrali hanno influito. Se si può vincere o perdere in albergo? Questo chiedetelo a Sarri”.
15:17 – “Scudetto? Certo che è il mio sogno. Ma non vorrei vincere e poi l’anno dopo fare un disastro. Mi piace collaborare con la società e portare avanti degli obiettivi comuni”.
15:15 – “Domani bisognerà capire qual’è la finestra dove prendere area, sarà difficile arrivare alla porta. Sono un corpo unico in tutte le cose che fanno. Noi spesso ci divisiamo per andare a giocare addosso all’avversario, da un punto di vista di praticità a me piace più il mio gioco, per il resto che si domandi a Sarri, avrà sicuramente una risposta interessante”.
15:12 – “Il mio manifesto non so quale sia. Bisogna avere il coraggio di andare a giocare le partite, capire dove voler andare a finire. Noi cerchiamo di percorrere qualcosa che ci piace, questo è quello che reputo fondamentale nella mia squadra. Non mi piace andare a fare un calcio dove si sta tutti davanti alla difesa, non mi piace. Penso che i miei giocatori sono felici di come giocano adesso, mostrare la bellezza del calcio. Quando sono arrivato la prima battaglia è stata “riportare la gente allo stadio”, e ci sono riuscito. I napoletani sono tifosi arguti, bisogna tirargliele fuori certe qualità”.
15:10 – “Demme meriterebbe di giocare per qualità di gioco, è un giocatore esperto che sa fare il suo lavoro. Ho dei ragazzi che ascoltano e hanno la voglia di apprendere qualcosa di più, c’è sempre la possibilità di migliorare. Loro sono calciatori forti, sono persone che hanno la disponibilità al lavoro e questo fa la differenza. Sono sempre loro gli artefici di tutto quello che sta succedendo”.
15:07 – “Quello che diventa fondamentale è che i nostri tifosi non vadano ad aspettarci all’arrivo, ma che scendano in campo con noi come hanno fatto fino ad adesso. Non devono alzare le mani dal volante mentre ancora abbiamo tante curve da dover affrontare, bisogna restare concentrati con lo sterzo tra le mani. Per noi l’emozione dei tifosi è importante, devono continuare a farcela sentire”.
15:03 – “Ci portiamo dietro un modo di stare in campo che erano caratteristiche di calciatori che hanno preceduto quelli di adesso. Sarri ha delle cose che sono simili alle mie, ci piace andare in tuta a tutte e due (ride ndr), poi ha quest’idea di voler fare la partita e comandare il gioco. Il possesso palla da’ la possibilità andare a decidere dove giocare la partita, poi è fondamentale saper alternare ritmi e dimensioni di questo possesso palla. Lui secondo me è stato Masaniello dal punto di vista calcistico, si è reso membro di una rivolta del modo di vedere il calcio. Una volta che potevo scegliere che partita vedere sul divano, mettevo in Tv il Napoli di Sarri. Non mi importa se è meglio o se è peggio, ma ho sempre cercato di prendere il meglio guardando la sua squadra giocare, anche a Castelvolturno ci sono ancora delle linee di passaggio che faceva la squadra di Sarri”.
ORE 14:55 – Buon pomeriggio amici di Sportface. Inizierà a breve la conferenza stampa di Luciano Spalletti.
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