Tutto pronto per la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Napoli, Antonio Conte che risponderà alle domande dei giornalisti alle 15:15 di mercoledì 26 giugno. L’evento è previsto nella suggestiva cornice del Palazzo Reale. Un altro luogo meraviglioso dove ripartire, dopo la Reggia di Capodimonte scelta per la prima conferenza stampa di Rudi Garcia. Tutti, a partire da Aurelio De Laurentiis, sperano in un esito diverso. Ma prima bisogna risolvere alcuni casi. Il futuro di Osimhen è in discussione. Come quelli di Giovanni Di Lorenzo e Khvicha Kvaratskhelia. Antonio Conte in conferenza parlerà inevitabilmente anche di loro e si soffermerà sull’importanza che i big della rosa potrebbero avere nella sua idea di Napoli. Ma i temi sono tantissimi e si preannuncia una conferenza lunga e ricca di spunti. Anche per questo Sportface.it è pronto a garantirvi una diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale a partire dalle 15:15. Quali saranno le parole del tecnico? E quali quelle di Aurelio De Laurentiis? Scopriamole insieme.
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LE FASI SALIENTI DELLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI ANTONIO CONTE AL NAPOLI
TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI CONTE
16.49 – Chiosa di De Laurentiis: “Conte ha fatto anche cose complicate in posti complicati. Non pensiate che al Chelsea è tutto facile, quando si allena dove tutto è nelle mani di una certa Marina gestisce tutto e il presidente che ha centinaia di ‘billions’ a cui viene tappata la bocca dopo alcuni cambiamenti notevoli in Russia, sicuramente non è affatto semplice gestire tutto. Io credo di promettere di farvi divertire nei prossimi anni perché sono indipendente”.
16.44 – “Voglio che il Napoli, in questi miei tre anni e più qui, non venga visto come una tappa di passaggio, ma come una meta. Il calciatore deve venire a Napoli sapendo che arriva in una squadra che lotterà per i titoli ogni anno. Altrimenti, se ogni anno a qualcuno viene il mal di pancia e non è contento, poi sta con me ogni giorno. Sempre con me, al fianco, non accetto i discorsi di ‘scontentezza’. Patti chiari e amicizia lunga. Se qualcuno non è contento, sta al mio fianco e troveremo qualcosa da fare per divertirci”.
16.40 – “La promessa che posso fare è quella di dire sempre al presidente cosa giusta, o meglio ciò che penso. Se è blu, per me è blu, non mando un messaggio scrivendo che è rosso. Dirò ciò che devo dire direttamente al presidente, credo che lui abbia apprezzato la mia spontaneità e la mia voglia di esser diretto su tutte le questione. Non mi piace fare chiacchiere, sono uno di sostanza. Alle chiacchiere preferisco i fatti, sotto tutti i punti di vista, anche nel mio dialogo con i media e con i tifosi. Oggi mi sto dilungando molto perché ci dobbiamo conoscere, però facciamo tanto e parliamo poco”.
16.38 – “Non sono risultatista o giochista. Delle volte si va dietro il fumo, io invece sono per la praticità . Quando le mie squadre hanno vinto, lo hanno fatto con miglior attacco e miglior difesa o quasi, producendo sempre qualcosa di bello e di accattivante. Ripeto: nel calcio di oggi, l’allenatore bravo è quello che riesce a coniugare il bello al risultato finale, altrimenti il risultato fa diventare brutta anche la prestazione. Il risultato non deve passare in secondo piano se si gioca bene, venendo premiati per questo”.
16.35 – “Io sono tornato in pista, in Italia, e non sono venuto a far parte del presepe come statuina: questo deve essere chiaro. Per me è un onore essere qui e far parte della storia di Napoli. Ho ricevuto tanto, ma non ho dato ancora niente. Sono in forte debito nei confronti dei tifosi e spero di restituire tutto”.
16.31 – “Dobbiamo essere equilibrati. Quest’anno è totalmente diverso. L’anno scorso, il Napoli si è trovato a gestire la vittoria, il che è totalmente diverso rispetto al piazzarsi secondo, terzo, quarto o quinto. Quando vinci, cambiano tutte le dinamiche. Ci sono onori e oneri da affrontare. Dovremo far tesoro dell’anno scorso per cercare di capire che dobbiamo tornare a vincere quanto prima e cercare di gestire”.
16.30 – “Mi parlano di mentalità , di cultura. Significa di arrivare alla fine di un percorso e diventare un vincente. Mi auguro di trovare dei giocatori disposti a seguire il mio percorso”.
16.24 – Conte replica a Ibrahimovic: “Rispetto tutti, io mi considero un manager. Voglio avere voce in capitolo, magari da qualche altra parte questa cosa poteva dare fastidio…”. Probabilmente riferimento al Milan.
16.20 – “Kvaratskhelia rimane, questo deve essere chiaro, non ci sono perplessità . Lui è un giocatore che ha delle caratteristiche importanti, ci sono sempre meno giocatori con queste qualità . Kvara è un giocatore veramente forte nell’uno contro uno sulla fascia, ma è anche un fantasista quando viene dentro. Crea delle situazioni importanti, fa assist e gol. Quello che faremo con lui sarà esaltare le sue caratteristiche. Penso che qualora si tenga Kvara costantemente dentro al campo, allora lui perde la sua fantasia”.
16.18 – “Se paragono il mio lavoro rispetto a quello che ero abituato da calciatore, facciamo un terzo della fatica oggi. Nella modernità del calcio, il pallone è diventato un mezzo molto più utilizzato. Penso che, a volte, la fatica bisogna farla, sentirla. Nella fatica ci si impara a conoscere, si comprende la pressione, la difficoltà . Dietro al metodo lavorativo c’è una filosofia, che ho creato nella mia testa dopo 15-20 anni di carriera calcistica. Ho avuto il piacere di essere allenato da Gian Pietro Ventrone, che purtroppo non c’è più, un figlio di Napoli”.
16.15 – “Dobbiamo portar dentro il dolore provato lo scorso anno, ci aiuterà quest’anno. Dal punto di vista tattico, le caratteristiche dei calciatori sono molto importanti. Abbiamo dei calciatori con determinate caratteristiche, penso che l’allenatore bravo è quello che mette i propri calciatori nelle condizioni di esaltare le loro qualità . Cercherò di utilizzare sempre l’idea giusta per esaltare le caratteristiche dei calciatori. Penso che saremo molto duttili tatticamente, voglio lavorare con questi ragazzi. Sto parlando di calciatori visti in televisione, quando li avrò sotto mano percepirò davvero le loro qualità . La voglia sarà però sempre quella di fare un gol in più dell’avversario”.
16.13 – “Il Napoli ha subito 48 gol nella scorsa stagione, la decima peggior difesa in Serie A. Quello che sicuramente bisogna fare è ritrovare equilibrio. Non ho mai visto squadre che vincono con delle difese che prendono tantissimi gol. Parto dal presupposto che, nel calcio, bisogna avere equilibrio. Il troppo offensivo non porta da nessuna parte, anche il troppo difensivo. Dobbiamo fare delle riflessioni e capire. Quando prendi gol, non è colpa esclusivamente dei difensori o del portiere: tutta la squadra lavora o non lavora in fase difensiva. Noi, facendo delle analisi, vogliamo apportare dei correttivi. Girano tanti nomi, cercheremo di trovare il profilo migliore rispettando determinati parametri. Cercheremo di fare qualcosa per la difesa, dal punto di vista tattico e di uomini, per dare equilibrio e sostanza”.
16.09 – “Il mio più grande pregio è riuscire a migliorare i calciatori e so che partiamo da una buona base. Ci sono delle situazioni, in entrata e in uscita, che dovranno essere affrontate rispettando i nostri parametri. Vanno fatte le cose giuste per diventare più forti. Lukaku? Parliamo di un calciatore forte, così come Osimhen, atleti eccellenti. Non ci sono commenti da fare, bisogna ammirarli quando giocano e sperare sempre di averli dalla propria parte, mai contro”.
16.06 – “Affronto questa sfida con grande entusiasmo, grande voglia. Non ho paura di allenare il Napoli, per me è un piacere, conoscendo le difficoltà della sfida. Chi mi conosce sa che non mi ha regalato mai niente nessuno, ho sempre conquistato tutto con sudore, sacrificio, fatica. Questo è quello che cerco di trasmettere a mia figlia e ai miei calciatori. Ripeto: dobbiamo capire che abbiamo la fortuna, il privilegio di avere talento. Senza voglia di lavorare e l’ossessione di migliorarsi, però, il talento non è niente. So che questa sfida arriva nel momento giusto”.
16.04 – “Napoli sta progredendo su tutti i punti di vista. Noi dobbiamo fare la nostra parte nel calcio e assecondare questa voglia, andare di pari passo e vedere la crescita di Napoli a livello di economia e per tutto il resto. Sarebbe bello vedere il Napoli combattere, come ha fatto in passato, cercando con più frequenza di portare gioie”.
15.55 – “Meret è il nostro portiere e gode della massima fiducia da parte mia. Sa quali sono le mie richieste personali nei suoi confronti e parliamo di un portiere che ha delle grandi potenzialità . Al tempo stesso, sta arrivando anche Caprile, lo stavo seguendo perché sta facendo un percorso importante prima a Bari e poi all’Empoli. Noi abbiamo la fortuna di poter contare su due portieri che possono essere il presente e il futuro del Napoli per parecchi anni”.
15.49 – Interviene De Laurentiis: “Di Lorenzo è un giocatore straordinario, un uomo di alto livello. Posso capire che si sia infastidito nelle ultime partite, per cui probabilmente si è sentito abbandonato. Gli ho spiegato che questo non era possibile, non abbiamo abbandonato uno del suo livello. I giocatori sono comunque dei ragazzi giovanissimi, quindi molto spesso sono carichi e altre volte si possono scaricare. Speriamo che con l’Europeo, questa ricarica, soprattutto dopo il fortunoso pareggio dell’altra sera per cui si sono qualificati, possa aver ristabilito serenità . Per Kvara non ci sono problemi, abbiamo un contratto e mi siederò con il nostro Giovanni Manna e gli faremo una proposta di cambiamento contrattuale e i problemi non li vedo per lui. Poi, si può dire tutto quello che uno vuole e ci può essere anche chi contro la legge fa delle offerte ai giocatori senza essere autorizzati dal club, peraltro se in quel club c’è uno che fa il presidente dell’Eca e dovrebbe presiedere oltre che comandare 270 società di calcio (riferimento al presidente del Psg, ndr). Io cerco sempre di essere corretto”.
15.47 – “Mal di pancia di alcuni giocatori? Stiamo gestendo alcune situazioni nel migliore dei modi. Sono stato chiaro con il presidente: prima di parlare di aspetti contrattuali, ho voluto una sola rassicurazione, ossia la decisione su chi sarebbe rimasto e su chi invece avrebbe potuto prendere altre strade fuori da Napoli. Su questo sono stato categorico. Se parliamo di progetti o riscatto e pensiamo di dar via i giocatori migliori, allora è tutto un controsenso. Abbiamo trovato grandissima condivisione, al 200%, ho parlato con i ragazzi e li ho chiamati tutti. Ho sentito anche cosa avevano loro da dirmi e alla fine, se ci sono i problemi si devono risolvere perché la decisione è sempre mia. I giocatori che fanno parte del progetto saranno al 200% giocatori del Napoli, questo deve essere chiaro a tutti e questo messaggio deve arrivare a chiunque: a Napoli non c’è confusione, c’è chiarezza, ci sono idee”.
15.43 – “Io ripeto un po’ le parole del presidente, lui ha parlato di ricostruzione e di creare quelle basi importanti per cercare di essere competitivi. Chi ha tempo non aspetti tempo, per me già domani si potrà partire a far battaglia. Bisogna però anche essere realisti, tener conto che due anni fa si è vinto lo Scudetto, ma la cosa più imminente e su cui si deve riflettere è il fatto che l’anno scorso siamo arrivati a 40 punti dall’Inter, dopo 14 anni fuori dalle competizioni europee. Non bisogna mettere la testa sotto la sabbia, non tutto può tornare rapidamente come prima cambiando allenatore. C’è un progetto, non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi o per gli investimenti perché parliamo di altre realtà , ma possiamo farlo creando basi solide costruite con cultura del lavoro e sacrificio. Dobbiamo lavorare, ‘amm a faticà ’, su questo non ci deve battere nessuno”.
15.40 – “Io sono un uomo del Sud, so cosa significa il calcio per il Sud: è un ritorno a casa. Per me è una grandissima soddisfazione allenare il Napoli da tecnico del Sud”.
13.36 – “Ho scelto Napoli per il progetto, ho firmato un contratto di tre anni. Il presidente è stato molto chiaro su ciò che possiamo fare in base a situazioni compatibili con il club. Il progetto sarà quello di cercare, nel più breve tempo possibile, di far diventare Napoli di nuovo un’alternativa credibile alle solite note: questo è importante e il presidente lo sa. In questi 14 anni, si è vinto uno Scudetto e si è tornati in Europa. Oggi c’è da ricominciare, da ricostruire e ci vorrà un po’ di tempo, un po’ di pazienza. Io sono del pensiero del ‘chi ha tempo non aspetti tempo’, cercheremo in ogni modo di prenderci questa responsabilità . Ho avuto dei contatti dall’estero, anche interessanti, però c’era un discorso avviato con il presidente e una promessa. A bocce ferme, abbiamo deciso di lavorare insieme e indirizzare la barca”.
13.34 – “Il mio Napoli avrà una faccia arrabbiata, perché veniamo da un anno non facile. Dobbiamo avere temperamento in campo sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda il mercato, cercheremo di fare le cose migliori per non sbagliare e far arrivare qui calciatori che possano migliorare la rosa”
15.33 – “La nostra passione deve essere alimentata. Qui c’è un grande fuoco e deve diventare più alto per raggiungere i nostri obiettivi”.
15.30 – Inizia la conferenza di Conte: “Posso promettere sicuramente serietà , una parola che spesso e volentieri viene sottovalutata. La serietà nel dare tutto per il Napoli, nel trasmettere quello che è la mia cultura a livello lavorativo, la mia mentalità , le mie idee calcistiche. L’obiettivo per un allenatore, aldilà del fatto di riuscire a primeggiare a fine stagione e scrivere la storia, è quello di rendere orgogliosi i propri calciatori e i propri tifosi. Il tifoso deve riconoscersi nella prima squadra, il nostro obiettivo massimo è quello di rendere il tifoso davvero orgoglioso dei suoi calciatori e del calcio giocato. Si parla sempre di maglia sudata, sapete benissimo che nel calcio c’è la vittoria come la sconfitta, ma non ci deve essere l’attenuante di non aver dato il massimo. Posso promettere ai nostri tifosi che daremo più del massimo, perché a volte il massimo non basta”.
15.28 – Manna arriva sul palco affiancando De Laurentiis e Conte. Foto di rito prima dell’inizio della conferenza di presentazione.
15.25 – Ecco anche De Laurentis: “Grazie al nostro Sindaco e buona sera a tutti. Vedo anche tanti amici e il nostro questore. Questa è un’occasione importante perché si riazzera tutto e si cerca di cancellare tutto ciò che c’è stato. Chiamo sul palco Mario Epifani, il direttore del teatro che ci ha concesso questa opportunità . Dal 1700, da quanto l’architetto Fuga creò questo teatro”.
15.22 – Conte: “Questa è la prima volta che ricevo questa presentazione, nonostante tanti anni come allenatore. C’è un filo di emozione, ringrazio Napoli perché solitamente, prima di ricevere sono abituato a dare qualcosa, ma adesso è il contrario: ho ricevuto tanto aspetto e adesso non mi resta che restituire”.
15.20 – Ecco Conte: accoglienza trionfale con gioco di luci e musica.
15.10 – Al momento, sono presenti circa 500 tifosi all’esterno di Palazzo Reale a Napoli: tanti giovani attendono la presentazione di Conte, indossando le maglie del Napoli e sventolando sciarpe e bandiere. Grande entusiasmo!
14.40 – Conte parlerà a partire dalle ore 15.15 presso il Palazzo Reale: si attendono le dichiarazioni dell’ex commissario tecnico della Nazionale sulla nuova avventura in Serie A.
14.35 – Buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Antonio Conte come allenatore del Napoli.