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La Roma, dopo la breve pausa per le vacanze estive, vuole iniziare bene la nuova stagione contro la Juventus nel match valevole per la terza giornata del campionato di Serie A 2022/2023. Nella giornata odierna, venerdì 26 agosto, il tecnico giallorosso Josè Mourinho, parlerà in conferenza stampa per presentare la partita e rispondere alle varie domande dei giornalisti.
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15:22 – Termina la conferenza di Mourinho.
Arbitra Irrati: “Dopo ogni partita sento la libertà di commentare l’operato di un arbitro, ma farlo prima non mi piace. Il mio principio è che tutti gli arbitri sono bravi e vanno ad arbitrare con la volontà di fare bene. Tutti gli arbitri sono top e i benvenuti, prima della partita. Nel post partita, dipende da quello che è successo: con piacere dico che un arbitro è stato bravo, con meno piacere sottolineo se è stato scarso”.
Chi sarà il rigorista: “Per domani abbiamo deciso chi tirerà il rigore, ma non lo dico altrimenti Perin o Szczesny si preparano in anticipo solo su uno. Per la stagione no, dipende da come andrà la settimana, dalle analisi dei rigoristi in allenamento. Per ogni partita abbiamo la decisione in anticipo su chi tira il rigore. Dybala lo conoscono? Magari stavolta tira in modo diverso. Afena-Gyan non è convocato, c’è un’altissima possibilità che cambi squadra”.
Il percorso della Roma: “Quando ho parlato di percorso volevo dire che siamo andati per vincere, e abbiamo giocato bene anche se abbiamo perso. Oggi mi aspetto un atteggiamento uguale, o anche migliore, una squadra che vuole vincere la partita. Magari la perdiamo, ma non firmo per il pareggio: vogliamo andare lì per cercare di vincere”.
Partita da grandi attacchi o grandi difese: “Entrambi, perché in generale chi soffre poco non vuol dire che difendono bene, ma che giocano bene a livello collettivo. Ma ci sono state solo due partite, per cui questo non vuol dire che domani la Juventus e la Roma saranno perfetti. Sono le squadre di qualità che sono stabili e non prendono tanti gol”.
Pessima tradizione della Roma allo Stadium: “Bisogna pensare che ogni partita sia isolata. La partita di domani non ha niente in comune con l’ultima partita e la prossima. Quello che è successo nel passato e quello che succederà nel futuro non ha nessuno connessione. Lavoriamo sempre per trovare la miglior condizione fisica, e non faremo niente di speciale per la Juventus rispetto a quanto fatto contro la Cremonese. Quello che voglio trasmettere ai giocatori è la normalità. Andiamo lì a giocare con fiducia, siamo cresciuti in questo anno, abbiamo lavorato abbastanza bene secondo le nostre possibilità. Da due giorni i giocatori sanno chi gioca, non c’è niente di particolare, andiamo lì cercando di vincere”.
La forma di Dybala: “Sta molto bene, non mi aspettavo di niente di diverso da lui. Ha avuto molti infortuni negli ultimi due anni e nella preparazione è arrivato tardi lavorando molto da solo. Non ha novanta minuti nelle gambe e giocheremo in una superficie dura, ma lo vedo bene, mette le sue qualità al servizio della squadra e non potevo chiedergli di più”.
Su Dybala: “Non ho nessun consiglio da dargli. Dipende dalla sua personalità: per qualcuno tornare a casa non è niente, per altri è difficile. Per Paulo non lo so. Ha tanta esperienza, parliamo di quello che ci aspettiamo da lui sul campo, ma il controllo delle emozioni dipende da lui. Da esterno, vedendo come ha lavorato, non ho visto niente di diverso, per cui mi aspetto una partita normale. Magari con un po’ più di emozione, ma normale”.
Come vive la partita: “È lo sport, non voglio ingigantire la questione. Ogni partita la routine della vigilia è la stessa. Giocare contro una squadra forte aumenta la motivazione, ma non è niente di speciale. Ho giocato tante volte a Torino, ma non c’è connessione con il passato né con il futuro”.
Su sorteggio Europa League: “È una competizione difficile, in cui ci sono squadre che devono vincerla e che se non lo fanno è un disastro. Noi andiamo passo passo. Parliamo di un girone non facile, il Real Betis ha vinto la coppa, ha un grande allenatore e giocano bene. È una squadra di alto livello. Il Ludogorets non è una squadra facile, hanno la capacità di prendere giocatori stranieri che migliorano sempre la qualità del gruppo. Non conosco l’Helsinki, non ho mai giocato in Finlandia, ma è evidente la crescita del calcio nordico. Basta guardare Bodo/Glimt, Midtjylland e Copenaghen. Purtroppo è un altro campo sintetico, e lo conosciamo. Speriamo di non giocarci a novembre perché sarebbe doppiamente duro”.
Sulla Juventus: “La squadra che gioca domani è la stessa della Cremonese tranne che per Matic al posto di Zaniolo. Arriviamo con bottino pieno, che è importante, ma arriviamo con gli infortuni di Zaniolo e Wijnaldum che sono giocatori importanti per noi e cambiano la prospettiva per noi perché avremo meno soluzioni. È una partita in più di campionato. È una grande partita contro un grande avversario che vuole vincere lo scudetto, ma è solo una su 38. Giocare contro una squadra così è sempre una difficoltà, ma anche uno stimolo. Se la prendi come motivazione, è top, se la prendi come difficoltà diventa dura. È una partita difficile ma bella da giocare”.
14:59 – Ecco Mourinho.
14:55 – Gentili lettori di Sportface, buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale della conferenza del tecnico portoghese dei giallorossi.
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