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La diretta live della conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Milan, ritorno della semifinale di Champions League 2022/2023. L’allenatore piacentino andrà a presentare i temi di questa partita cruciale per la stagione nerazzurra, visto che in palio c’è un’incredibile finale della coppa più prestigiosa. Appuntamento ad Appiano Gentile alle ore 12.30 di lunedì 15 maggio.
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13:06 – “Consapevolezza? Con il lavoro quotidiano, non siamo una rosa di un numero elevato come altre rose. Noi siamo venti, con i doppi nei ruoli, con ragazzi di sicuro avvenire. Ma partite del genere sarebbero complicate per loro. Mi fermo ai 20 di movimento”
13:04 – “Le partite possono indirizzare una stagione, ma conosciamo il percorso, le critiche e la strada in salita. Se le critiche non sono pretestuose, devono esserci, perché sono di aiuto”
13:00 – “Sappiamo chi affronteremo, siamo in un ottimo momento e siamo pronti per una partita di questa importanza. Ci siamo già passati col Benfica, che è una squadra fortissima. Sappiamo che sarà una partita che crea insidie, contro il Sassuolo siamo riusciti a superarle e a vincere. Il braccino non c’è, abbiamo campioni d’Europa e del mondo”
12:58 – “Siamo a novanta più recupero da un sogno. Grazie ai giocatori siamo anche in finale di Coppa Italia”
12:56 – “Ascoltiamo e leggiamo poco, ma so tutto. Le scelte? Dopo la partita è sempre facile parlare. Noi allenatori dobbiamo compiere scelte quotidiane sempre, a volte sei più fortunato, altre no. Puoi avere in mente qualcosa, ma non sai come si sviluppa la partita
12:54 – “Difficilmente parlo di arbitri, c’era un episodio che doveva essere valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così, non c’è problema. Ho tanti amici che quando hanno visto la designazione di un francese con quattro giocatori francesi del Milan in rosa mi hanno detto che non c’è problema, abbiamo fiducia”.
12:52 – “Questo è il Lukaku che avremmo dovuto avere tutto l’anno, purtroppo c’è stato un imprevisto non preventivato che ci ha tolto lui e Brozovic per cinque mesi. Abbiamo sofferto senza di loro, a volte siamo stati bravissimi, giocando anche una finale senza di loro. Romelu ha lavorato tantissimo ed è arrivato a questo appuntamento nel migliore dei modi.
1251 – “Quella di domani è una delle partite più importanti della storia centenaria dell’Inter, sappiamo di avere un meritato vantaggio ma non dobbiamo gestire”
12:50 – “Correa ha chiesto il cambio, non l’avrei tolto perché mi stava soddisfacendo. Speriamo non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo nell’allenamento di oggi. Dovrebbe farcela ma non ho certezze. Lautaro è in un ottimo momento”.
12:47 – Inizia a parlare Simone Inzaghi: “Anche Barcellona e Bayern non erano contenti di avere l’Inter in terza fascia come accoppiamento. C’era tantissima fiducia, siamo arrivati fin qua e abbiamo un passo molto importante. Ai tifosi non devo dire niente, sono sempre stati con noi”
12:31 – Inizia la conferenza stampa. Parte Francesco Acerbi: “Come col Benfica? Serve ancora di più contro un Milan che vorrà ribaltare il risultato, dipende da noi e dal nostro approccio. Sappiamo che sarà un Milan che vuole fare qualcosa di straordinario. Siamo pronti, è una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quell’adrenalina e paura giusta per affrontare il Milan in un ritorno di Champions. La settimana è piena di ansie, vogliamo provare a fare la partita ma non dobbiamo pensare di essere all’1% in più di passare il turno. La difesa è tutta la squadra, serve la coesione di tutti. L’Europeo? Sono due competizioni diversi, si era creato subito un entusiasmo e una serenità che poi portò a vincere. Anche adesso abbiamo una grossa possibilità e allo stesso tempo anche rispetto per il Milan. Non abbiamo ancora fatto niente, all’andata non abbiamo esultato ed eravamo tranquilli. Tutto è ancora in ballo, dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Possiamo fare ancora qualcosa di importante. Rivincita col Milan? Sono stato in rossonero e ho sempre detto che sono stato un po’ sciocco, era un passaggio della vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti avrei smesso. Non mi interessa del passato, solo di domani. Problemi coi tifosi della Lazio? Grazie ad Inzaghi sono qui, il resto sono cose passate. Se non si passa domani, è un disastro. Basta una partita per far sì che si passi da una bellissima stagione ad una stagione così, anche se non uso la parola fallimentare”
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