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L’Inter, dopo gli alti e bassi avuto in campionato, ha ingranato la quinta nelle coppe e ora vuole portare a casa il secondo trofeo stagionale contro la Fiorentina nel match valevole per la finale di Coppa Italia 2022/2023. Il club meneghino, già detentore del titolo in quanto vincitore della precedente edizione, vuole confermare al comando di questa competizione. Nella giornata odierna di martedì 23 maggio il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi parlerà nella classica conferenza stampa di vigilia. Sportface.it seguirà il tutto in diretta attraverso degli aggiornamenti in tempo reale.
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Grazie per averci seguito, buona serata!
TERMINA LA CONFERENZA STAMPA
19.50 – “Marotta dice che resto al 100%? Condivido. Non mi sono mai sentito un precario, ho sempre lavorato per l’Inter con staff e giocatori. Sappiamo che noi allenatori siamo giudicati costantemente per i risultati che otteniamo”.
19.49 – “Skriniar? Negli ultimi tre giorni non ha ancora lavorato in squadra. Sta facendo un differenziato importante, giovedì avrà un consulto. Penso possa essere disponibile per le ultime due gare”.
19.48 – Rischio di pensare a Istanbul? Assolutamente no. Sappiamo i sacrifici fatti per arrivare a giocarci questa finale. L’unica cosa che non mancherà sarà l’impegno folle messo in questi mesi. Dovremo essere bravi ad essere squadra perché le finali si vincono insieme, dovremo essere bravi a gestire le situazioni che verranno”.
19.47 – “Penso che quando si vincono trofei, non dimentichiamo la Supercoppa vinta a gennaio, il merito è di tutti, non di Zhang, Ausilio, Marotta o Inzaghi. Si vince e si perde tutti insieme. Siamo stati bravi nei momenti di difficoltà a stare insieme e cercare soluzioni, invece che il colpevole.
19.46 – “Rischio meno fame? No, sappiamo cosa andiamo ad affrontare. Grande rispetto per la Fiorentina e il suo allenatore. Conosciamo il percorso importantissimo che ci ha portato alla finale di Roma. Abbiamo voluto con tutte le forze questa finale, cercheremo di fare il massimo sapendo che di fronte abbiamo un avversario ben allenato e che gioca bene. Ci sarà però anche l’Inter che vorrà riportare la coppa a casa, come l’anno scorso”.
19.45 – “Bisogna essere bravi a ragionare partita dopo partita. Mancano quattro partite una più importante dell’altra. Ho la fortuna di allenare giocatori che hanno giocato tante finali. Domani 16esima partita in 53 giorni, mancandone quattro vorrà dire 20 in 65 giorni circa. Abbiamo giocato un intero girone in due mesi. C’è un po’ di dispiacere perché avrei voluto anche Mkhitaryan e Skriniar, due giocatori importanti, ma a questo punto della stagione è inevitabile qualche defezione”.
19.43 – “Parole che ci ha detto Mattarella? Ha fatto un discorso molto emozionante, ha parlato alle due squadre a cuore aperto. E’ stato un incontro positivo. Ha detto che noi siamo uomini di campo e dobbiamo dare il buon esempio perché siamo sempre molto seguiti dai bambini”.
19.42 – “Specialista delle finali? Speriamo che questa fama possa continuare. Mi fa piacere, spero che la tradizione possa continuare, ma devo solamente ringraziare i ragazzi per le finali di questi anni. Come ha detto Handanovic, quest’anno abbiamo passato momenti meno felici che tutti ricordiamo. Va benissimo gli ultimi due mesi in cui abbiamo fatto benissimo. La finale di Coppa Italia non era scontata e in campionato avevamo un ritardo importante. La finale di Champions è una cosa inaspettata da parte della maggioranza, ma noi e la squadra l’avevamo sempre fin dal sorteggio”.
19.40 – “Chi è favorito? Chiaramente è una finale, ne ho giocate diverse. Delle volte si era favoriti, altre volte no. E’ una finale. Domani affrontiamo una squadra in grande salute. Nelle ultime partite ha perso 4 volte, vincendo quasi sempre. Ci siamo affrontati tante volte negli ultimi anni. La Fiorentina è una squadra di assoluto valore che si è meritata due finali importanti, come l’Inter. Essendo una finale dovremo essere squadra, bravi a leggere i momenti della partita e a indirizzarla nel modo giusto. Sarà una partita aperta”.
Prende la parola Simone Inzaghi.
19.39 – “Ogni stagione ha il suo perché, succedono cose diverse. Quando c’è del nervosismo è positivo perché vuol dire che ci tiene. Magari non è bello se due giocatori si mandano a quel paese, ma è peggio se nessuno dice niente”.
19.38 – “Da quando sono arrivato in Italia nel 2004 sono sempre stato professionista. Mi sono dovuto adattare ai vari ruoli, non sempre è più importante il campo. Ho imparato molto nella mia carriera da altre persone. Negli ultimi anni la fascia mi ha responsabilizzato, facendomi fare cose che prima non dovevo fare”.
19.37 – “Del mio futuro ancora non so niente. Aspetto questa partita come tutte le altre giocate finora. Siamo qui all’Inter per alzare i trofei. L’Inter è stata riportata negli ultimi anni dove merita di essere”.
19.36 – “Alcune sconfitte possono riportarti alla realtà, togliendo quella superficialità che non devi avere. Poi con le vittorie aumenta l’autostima. Ogni vittoria porta un’altra vittoria, è la miglior medicina”.
19.35 – “Incontrare Mattarella è stata un’esperienza diversa dalle altre, mi ha fatto piacere. Sono rimasto sorpreso che mi conoscesse quando mi ha stretto la mano. Mi ha detto che tre giorni prima aveva incontrato il presidente della Slovenia”.
19.34 – “Queste partite che mancano determinano, per me, come si giudica la stagione. Non essendo ancora finita, perciò, non posso dare un giudizio”.
Parla prima Samir Handanovic.
19.33 – Comincia la conferenza stampa!
19.20 – Amici di Sportface, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Simone Inzaghi. A breve le sue parole.
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