Luciano Spalletti presiederà la conferenza stampa alle 15:00 di sabato 18 novembre. Alla vigilia di Inter-Atalanta, gara valida per la tredicesima giornata di Serie A 2017-18, il tecnico nerazzurro incontrerà i giornalisti in un momento importante per Icardi e compagni, ancora imbattuti in campionato e intenzionati a ripartire dopo il pareggio per 1-1 contro il Torino di Mihajlovic.
Alle 20:45 le due squadre scenderanno in campo a San Siro. Chi avrà la meglio? Non resta che aspettare e intanto gustarsi le parole di Spalletti, mai banale quando si tratta di parlare alla stampa. Sportface.it seguirà in diretta la conferenza dell’allenatore nerazzurro.
15.40 – Termina qui la conferenza stampa di Luciano Spalletti (CLICCA QUI PER VEDERE LA CONFERENZA INTEGRALE)
15.37 – Sui giocatori con poco minutaggio: “Ce ne sono tanti, è vero che hanno giocato di più Nagatomo e D’Ambrosio, ma ci sono Dalbert, Cancelo e Santon che mi piace proprio per testa, disponibilità, conoscenze calcistiche, lui conosce il calcio, sa attaccare, sa difendere, è fisico. Per me è uno di quei calciatori che ci darà una mano importanza. Domani si gioca con l’Atalanta che non ha preso gol su palla inattiva, ha una struttura fisica importante, i giocatori hanno la struttura dei giocatori di basket e sanno giocare con i piedi. Quando si va su palle inattive e calci di punizione se non hai fisicità soffri, ci sono allenatori già bravi di me che hanno costruito squadre fisiche. La palla inattiva è un momento frequente nel nostro campionato, va tenuta in considerazione. Santon ha queste qualità”
15.34 – Sul derby Roma-Lazio: “Io sono affezionato ai miei vecchi giocatori, loro mi hanno dato tanto. Tengo per la Roma ovviamente”
15.29 – Infine sul fallimento della Nazionale e tutte le polemiche post esclusione: “Davvero continuiamo ad avere il bisogno di collezionare opinioni? Io faccio parte di questo calcio, ma più che criticare l’operato degli altri devo assumermi delle responsabilità. Dipende da tutti, in piccola parte anche da me, piccolissima? Bene. Devo andare a creare i presupposti per lavorare meglio e più in profondità, per riuscire a contribuire affinché da qui in avanti ci sia un calcio migliore o con qualità superiore a quella esibita, è una situazione nuova questa, non la conosciamo, è epocale perché non è mai successa, ci trova impreparati, vediamo quelle che saranno le prossime uscite della Federazione, proprio perché è successa una cosa che nessuno si aspettava non si era messa in preventivo e ora si staranno organizzando eventuali situazioni. Non stiamo qui a giocare a nascondino dove quello “tanato” è solo Ventura. Bisogna uscire allo scoperto e assumersi le responsabilità. Io invece di criticare devo dare un contributo e lavorare meglio”
15.27 – Contro l’Atalanta, l’Inter scenderà in campo con i soliti 11 e dunque ‘squadra che vince non si cambia’: “All’inizio avevamo bisogno di un po’ di certezze e sicurezze. Quando sono arrivato e con i direttori si parlava di quello che dovevamo fare si avevano certezze e dubbi su tutti, c’era da trovare un po’ di solidità e secondo me si può allargare questa solidità trovata. Ci sono altri calciatori che possono far parte di quella squadra che ha giocato più minutaggio. In questo periodo con partite infrasettimanali avremo bisogno di molti altri e bisogna anche lavorarci nella maniera giusta per ritrovarceli pronti. Questa è una squadra che ha fatto vedere di avere sostanza e solidità, ma allo stesso tempo nella lunghezza del campionato c’è bisogno di tutta la rosa. Il modo di lavorare loro è bellissimo, molto corretto”
15.25 – Una parola nuovamente sui Nazionali: “Gli italiani sono sicuramente dispiaciuti, non stendiamo tappeti alle giustificazioni, non possiamo regalare turni di alcun genere, ogni volta che entriamo in campo dobbiamo tentare di fare il massimo con la stessa forza che hanno sempre fatto vedere i nostri calciatori. Non possiamo crearci distrazioni. Le nostre ambizioni non possono includere debolezze caratteriali che includono la mancata qualificazione, anzi quello deve servire da reazione, dobbiamo mandare messaggi corretti, forti, giusti, puliti, il nostro calcio ha un valore e non c’è bisogno di andare a copiare modelli in Germania o Francia, basta guardare nel nostro passato, lavorare in profondità sulla nostra qualità”
15.24 – Spalletti in sala stampa. San Siro è un fattore? “Ne parlano spesso anche i giocatori nello spogliatoio, vogliono contribuire a questo abbraccio, a questo coinvolgimento che c’è da parte dei nostri tifosi, cercando di divertirli e di fare fino in fondo il dovere del professionista. Noi siamo felicissimi di ricevere questo abbraccio, è come se volessero partecipare alle nostre responsabilità, stando sul rettangolo di gioco. In una città così moderna si ha la sensazione di vivere un’esperienza del passato, come quando prima i beniamini non si vedevano altrove. Ormai siamo abituati ad essere sotto ai riflettori, ma ai nostri tifosi non basta, vogliono esserci anche durante le partite. È una sensazione bellissima, mi piacerebbe farvelo sentire dalla panchina. Sembra lo stadio dell’eco, lo senti arrivare da tutte le parti questo amore, questo ‘amala’”
15.22 – Sugli azzurri reduci dalla mancata qualificazione al Mondiale: “Non stendiamo nessun tappeto alle giustificazioni, se c’è qualche calciatore che è rimasto turbato e poi si porterà dietro questa mancata qualificazione potrebbe essere un danno per noi. E’ bene far chiarezza subito, abbiamo una rosa forte e non possiamo permetterci di essere limitati da debolezze caratteriali, abbiamo da fare la nostra squadra, li ho trovati dispiaciuti, è chiaro, ma la voglia di risultato con l’Inter deve venire prima di qualunque dispiacere. Dobbiamo portare a casa assolutamente questa partita”
15.20 – Sulla grande affluenza a San Siro: “È un po’ come vivere il sapore di una volta, quando la gente veniva allo stadio e non aveva la possibilità di vedere i beniamini altrove. È bellissimo lo stadio pieno, poi è efficiente. Bisogna fare i complimenti all’amministrazione: dopo mezz’ora mi è capitato di uscire e non c’era più una macchina. In una città così moderna è importantissimo avere questa efficienza. Coinvolge poi più spettatori a venire a partecipare alle partite senza doverci perdere metà giornata”.
15.19 – “L’intensità di gioco? La miglioreremo. Per ora ha giocato spesso la stessa formazione e noi la vogliamo allargare questa rosa di titolari, abbiamo una squadra forte, abbiamo vissuto un periodo con delle necessità e naturalmente in questo periodo, dove ci saranno più partite ravvicinate, abbiamo bisogno di allargare questo numero di calciatori coinvolti. Mi fa piacere sottolineare che qui si lavora duramente non per prendere il posto del compagno, ma per giocargli a fianco. Deve essere lo spirito che ci accomuna”
15.18 – Eccole parole di Spalletti a Inter TV: “L’Atalanta è forte, di livello. Come Torino e Samp può arrivare da tutte le parti. Non c’è il timore di farsi trovare impreparati, saremo pronti, loro sono una squadra di altissimo livello”
15.14 – Si attende ancora Spalletti in sala stampa con il tecnico impegnato nella breve intervista a Inter TV
14.58 – Gentili lettori buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Inter-Atalanta. Fra qualche minuto il tecnico nerazzurro raggiungerà la sala per rispondere alle domande dei giornalisti