Stravolte tutte le gerarchie del biathlon a Lillehammer, dove nella staffetta sprint mista arriva forse la più grande sorpresa, per il momento, di questi Giochi Olimpici giovanili. La medaglia d’oro va alla coppia cinese composta da Fanqui Meng e Zhenyu Zhu che sul filo di lana strappa la vittoria per 2 soli centesimi alla coppia norvegese composta da Marthe Krakstad Johansen, doppio argento nella sprint e nell’inseguimento, e Fredrik Qvist Bucher-Johanssen. Sul gradino più basso del podio il duo russo, staccato di poco meno di quindici secondi, che ha bruciato al fotofinish i favoriti francesi Lou Jeanmonnot Laurent e Emilien Claude.
I ragazzi cinesi fanno la differenza al poligono dove è impeccabile nelle sue due frazioni la ragazza, Fanqui Meng (nei dieci in entrambe le gare individuali), mentre il compagno Zhenyu Zhi, lanciato in testa dopo la prima frazione, commette cinque errori nella sua prima frazione, scivolando in decima posizione, ma si fa perdonare nella frazione finale nella quale anche lui non commette errori e allo sprint riesce a mettere dietro il norvegese Fredrik Qvist Bucher-Johanssen. Johanssen, che nelle gare individuali aveva raccolto un quarto posto nella sprint ed un dodicesimo posto con otto errori nella prova ad inseguimento, era stato forse l’oggetto dei maggiori dubbi in seno alla squadra norvegese che lo aveva preferito a Siviert Guttorm Bakken, trionfatore nell’inseguimento e argento nella sprint. Ed in effetti la differenza in squadra, in negativo, l’ha fatta lui, con i nove errori al tiro contro i tre errori della sua compagna.
La coppia russa formata da Ekaterina Ponedelko e Egor Tutmin, terza, ha pagato un avvio di gara stentato soprattutto da parte della ragazza ma Tutmin, bronzo nella sprint ed argento nell’inseguimento, è stato il più rapido nell’ultima frazione facendo scivolare in quarta piazza il duo francese. Mai in gara per le medaglia la Germania, quinta al termine, mentre era nel gruppetto di testa fino ad inizio quarta frazione la coppia statunitense. Delusione per i colori azzurri. Samuela Comola e Patrick Braunhofer se la sono giocata per le medaglie fino a metà gara, ma in terza frazione Samuela Comola ha perso il feeling con il poligono ed è precipitata in undicesima posizione che Braunhofer ha poi conservato fino al traguardo.
