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Lo scorso 21 ottobre sono stati assegnati i titoli assoluti ai campionati italiani di mezze maratona. Grandi sorprese e grandi emozioni nella città di Foligno, dove il pubblico presente ha abbracciato il sorridente ritorno della regina Valeria Straneo, ha augurato “in bocca al lupo per New York” alla grintosa e mai arrendevole Sara Dossena, e ha fatto i complimenti e battuto le mani alla giovane esordiente azzurra Isabel Mattuzzi.
Una gara test per la Mattuzzi, dove la sua “prima volta”sulla distanza l’ha portata al traguardo con il tempo di 1h13’39”, facendole conquistare l’ultimo posto disponibile sul podio tricolore, dietro alle protagoniste azzurre dell’atletica, Valeria Straneo (1h12’04”) e Sara Dossena (1h12’53”). Da Berlino a Foligno. Dai 3000m siepi ai 21km. Dopo averci emozionato in quella semifinale coraggiosa agli europei dello scorso agosto, la ritroviamo qui, a Foligno. Due grandi passioni, nuovi obiettivi, e uno speciale messaggio ai giovani. Così Isabel Mattuzzi si racconta a Sportface.
Isabel, quando hai scoperto l’amore per l’atletica?”
Ho iniziato a correre in seconda media. In prima, alle campestri della scuola sono arrivata nelle prime 10/20 e mi hanno dato un buono per andare gratis allo stadio. A settembre sono andata a provare e mi è piaciuto da subito”.
Qual è il risultato sportivo che ricordi con più emozione ?
“Tre gare: il 10000 a Minsk, il 10km a Rennes e la semifinale degli Europei… Sono state gare speciali perché non ho avuto paura di niente e sono stata concentrata dall’inizio alla fine. Poi ci sono stati anche degli allenamenti molto speciali…”.
Dopo gli europei di Berlino, dove hai disintegrato il tuo personale di oltre 16” fermando il cronometro sul secondo tempo italiano migliore di sempre, e dopo l’oro ai campionati italiani assoluti di 3000m siepi, ti ritroviamo qua a Foligno. Avevi già in programma questa gara?
“Sì, Foligno era in programma come gara di passaggio. In questo periodo sto costruendo un po’ di base aerobica, e un’ esperienza del genere era perfetta in questo momento (e poi era da anni che volevo farla)”.
Ti aspettavi questo risultato ai campionati italiani di mezza maratona?
“Mi aspettavo un po’ meglio, ma non sono riuscita a concentrarmi bene…ho un po’ sofferto il rimanere da sola per gran parte della gara”.
Dai 3000m siepi, alla mezza maratona. Come ti sei avvicinata a questa distanza? E Come ti sei allenata per questa 21km?
“Dopo 10 giorni di stacco completo, e la laurea, avevo solo 3/4 settimane di allenamento sulle gambe…. quindi non ero preparatissima. Infatti la gara era solo un passaggio, e non un obiettivo”.
Come credi di aver gestito la gara ?
“Forse avrei dovuto provare a tenere di più il gruppo di testa, ma temevo di non arrivare in fondo. Però non so dire come sarebbe andata se ci avessi provato”.
Quali saranno i tuoi prossimi obiettivi ?
“Le prove di selezione per gli europei di Cross (Carolina e Osimo)”.
Archeologia e atletica, le tue più grandi passioni. Come riesci a gestirle al meglio nella tua vita?
“Sto imparando a pianificare bene la giornata e ad accettare il fatto che ogni tanto devo rinunciare a qualcosa se vedo che i ritmi sono insostenibili. (Per esempio non so se riuscirò a concludere la magistrale in 2 anni, ma non è una cosa che mi preoccupa: l’importante è andare avanti un po’ alla volta e concludere). Comunque, la priorità ora è l’atletica, ma non voglio rinunciare allo studio perché so che mi serve per stare bene”.
Quanto lo sport ti ha aiutato ad avere ottimi risultati anche negli studi?
“Sport e studi hanno molto in comune (costanza, pazienza, fiducia in se stessi e in chi ti dà esercizi/allenamenti per migliorarti…); credo siano due cose che si migliorano vicendevolmente”.
Dove vedi il tuo futuro?
“Per i prossimi anni nell’atletica, senza perdere di vista l’università (credo riuscirò a trovare professori disposti a sostenermi in questa scelta)”.
Sei un grande esempio per i giovani che inseguono ogni giorno un sogno, e cercano di coltivare al meglio le loro passioni. Manda un messaggio a tutti loro.
“Mi verrebbe da dire… Di cercare di sconfiggere le proprie paure e trovare il coraggio di provare a realizzare i propri desideri. Se si è sicuri di una strada è giusto assumersi il rischio di prenderla, ascoltando i consigli degli altri, ma senza considerarli legge”.