Antonio La Torre, direttore tecnico dell’atletica italiana, ha parlato ai microfoni di Sportface.it alla vigilia dell’inizio della gare alle Olimpiadi di Parigi 2024: “Simonelli ha detto che sembra un campo scuola? Va benissimo vivere questi Giochi con un approccio spontaneo, ma credo che Lollo con le parole successive abbia chiarito con quanta determinazione sta affrontando questo campo scuola per avvicinare la grande sfida con Holloway. Vedo questa carica ed energia in tutti i ragazzi. Per chi entra per la prima volta in un villaggio olimpico è come entrare in un luna park. Il lavoro del direttore tecnico è ricordargli che ci sono le gare e che il luna park fa parte del divertimento dopo“.
“E’ complicato confrontarsi con un campione come Holloway, ma quello che trovo estremamente positivo in Lorenzo è la determinazione a provarci, quindi non uno che fa il presuntuoso, ma ci prova sapendo di avere in mezzo dieci barriere, contro uno che danza ma anche lui vuole provare a danzare. Basta un attimo e lì balza il carattere del fuoriclasse perché puoi anche toccare una barriera, ma non ti devi arrendere” ha aggiunto.
Prima di parlare di Jacobs “intanto cominciamo da quelli che iniziano domani: due campioni olimpici come Massimo Stano e Antonella Palmisano e Francesco Fortunato che è in grandissima condizione“. In merito a Marcell, invece: “Ho parlato con lui anche stamattina, appena finito l’allenamento a provare partenze forti. Lì cercava di capire le risposte del suo corpo ai tre turni. Credo che poi porterà col suo sorriso una passione e una determinazione altissima“.
La Torre si è poi soffermato su Andy Diaz: “Se fosse in salute piena, potrebbe esaltarsi in questa grande sfida. Dobbiamo sperare in questi giorni che questi problemini, anche delicati perché relativi al gesto del salto, siano completamente risolti. E’ un competitor sorridente, ma estremamente attento ai dettagli. Sarà una grande gara di triplo, noi speriamo proprio di vederlo protagonista assoluto“.
“Ricordo che a Tokyo avemmo 10 finalisti. Qui sarebbe bellissimo uscire con 16-18 per dare un segnale di futuro all’atletica italiana. Va valutato moltissimo anche quello e il tasso competitività di questa squadra: anche chi non arriverà in finale ma sarà capace di fare seasonal o personal best dovremo stringergli la mano e continuare su quest’onda” ha concluso.