“Non mi sarei mai immaginato una crescita del genere”. Nicola Tumolero lo ammette con sincerità, raccontando ai microfoni di Sportface.it il suo sorprendente percorso verso le Olimpiadi di PyeongChang tra passioni, compagni di squadra e obiettivi. Lo skater di Aslago, classe 1994, quest’anno sta andando oltre le più rosee aspettative. Il record italiano nei 3000 metri e il personale battuto nei 5000 nel corso della Coppa del Mondo hanno infatti stupito tutti. “Quest’estate mi sono allenato da subito: finita la stagione sono stato fermo un giorno e poi ho ripreso subito gli allenamenti per provare il tutto per tutto. Non credevo però di poter raggiungere questi livelli già nell’arco di quest’anno, quindi è stata una vera e propria sorpresa”.
Sei il secondo italiano a conquistare l’oro negli Europei dopo Fabris: ti sei ispirato a Enrico?
“Certamente, essendo anche del mio stesso paese (Aslago, ndr) e della mia stessa squadra. Penso sia stato un riferimento per tutti i pattinatori in Italia. Anche adesso il suo apporto è fondamentale perché ci dà vari consigli sulla tecnica e, avendo già fatto le Olimpiadi, ci spiega come affrontarle mentalmente. E’ veramente importante per noi”.
Obiettivi per PyeongChang? Pensi di essere pronto a combattere con i primi?
“L’obiettivo primario è dare il 100%. Finita la competizione non voglio avere rammarichi per non aver reso al massimo in gara. Preferisco non sbilanciarmi ulteriormente: voglio dare il massimo e poi vedremo cosa succederà”.
Davide Ghiotto in una recente intervista a Sportface.it ha affermato di temerti e sarà sicuramente un tuo diretto avversario alle Olimpiadi. Che rapporto hai con lui e con i tuoi compagni di squadra?
“Molto buono: se facciamo bene ci motiviamo, mentre se qualcosa non va ci solleviamo a vicenda. Sotto questo punto di vista è importante avere dei compagni di squadra che ti supportano sia nei momenti di gioia che in quelli meno felici. Inoltre penso sia bello confrontarsi l’uno con l’altro anche in gara e affrontare tutti assieme questo splendido evento”.
Corea del Sud e Corea del Nord saranno sotto la stessa bandiera. Cosa ne pensi?
“E’ stato trovato un buon punto di accordo per fermare le ostilità in vista di questi Giochi, dove tutte le nazioni si riuniscono per stare insieme. Il fatto che si siano impegnati per ottenere questa tregua è una bella cosa”.
Quali sono gli aspetti positivi e negativi del tuo sport?
“Praticare qualsiasi tipo di sport è una cosa positiva perché ti libera la mente e ti solleva dallo stress quotidiano. Per lo speed skating non avendo gli impianti dobbiamo sempre andare all’estero. Un punto a sfavore potrebbe essere l’obbligo di viaggiare e restare lontani da casa”.
Come ti sei avvicinato a questo sport? In famiglia qualcuno lo praticava?
“Mio padre già da giovane faceva pattinaggio. Quando ero piccolo i miei genitori mi hanno iscritto alla società del paese, ovvero la Sportivi Ghiaccio Roana, mentre da quattro anni faccio parte delle Fiamme Oro“.
In conclusione, cosa ti piace fare nel tempo libero oltre al pattinaggio?
“Mi piace camminare in montagna le poche volte che sono a casa. Un’altra cosa che apprezzo molto è andare con la moto da Trial e ovviamente uscire con gli amici”.