Classe 1987, 3 Challenger e 14 Itf in bacheca, un’esperienza da veterano e un entusiasmo da promessa. Questi sono i numeri di Matteo Viola, al culmine della propria maturità tennistica. Il direttore Alessandro Nizegorodcew ha intervistato il nativo di Mestre, al fine di far sì che potesse esporre le proprie considerazioni in merito alla tormentata stagione sportiva 2021. Viola ha offerto dei commenti sulla propria carriera, per poi illustrare obiettivi a breve e lungo termine, raccontando inoltre impressioni sui giovani talenti del circuito professionistico.
Il tennista veneto ha raccontato il percorso concernente l’annata 2021, fortemente condizionata da un lungo stop dettato dalle restrizioni anti-Coronavirus, ma non esente da soddisfazioni personali: “Questa è stata un’annata molto particolare. Io ho iniziato nel migliore dei modi, sono andato in Australia e ho giocato bene. Ho inanellato una semifinale a Noumea e un ultimo turno di qualificazioni agli Australian Open. Successivamente sono andato in Francia, sebbene si parlasse già di lockdown e dell’impossibilità di tornare in patria degli atleti italiani. Dopo il lockdown, mi sono espresso molto meglio sulla terra rossa rispetto al passato e sono soddisfatto. Un mio obiettivo a breve termine è tornare nei primi 200 del mondo. Certamente vorrei giocare match importanti e regalarmi le ultime gioie in carriera“.
Successivamente Viola ha giudicato positivamente il movimento italiano, del recente passato e attuale: “Sinner possiede una mentalità da professionista. Jannik riesce a esprimere una velocità di palla nettamente sopra la media ed è un fattore che destabilizza parecchio gli avversari. A mio parere, qualora migliorasse servizio e gioco di volo sarebbe completo. Fognini, Seppi, Di Mauro e Cipolla sono stati dei modelli per me e credo abbiano alimentato le speranze dei giovani di adesso. Berrettini, Sinner, Sonego e Musetti riescono a motivarsi a vicenda, è importantissimo che si siano affidati a grandi coach“.
L’atleta italiano si è inoltre soffermato sulle nuove leve estere, puntando gli occhi su Spagna, Polonia e Stati Uniti d’America nel dettaglio: “Alcaraz è abile con ogni fondamentale, con il dritto riesce a far davvero male sul rosso. Ho qualche dubbio sul suo rendimento sulle superfici veloci. Majchrzak è davvero imprevedibile, molto preciso al servizio e mantiene una percentuale di prime altissima. Il polacco è un tennista completo e sono curioso di osservare la sua crescita. Korda gioca davvero bene, secondo me può rendere su ogni superficie e potrebbe essere una futura stella”.
L’intervista video integrale, dalla durata di circa 25 minuti, è disponibile sul canale Spazio Tennis del direttore Alessandro Nizegorodcew. Per la fruizione del video è necessario sottoscrivere un abbonamento di 3 euro al mese, così da poter usufruire di contenuti esclusivi riguardanti il mondo del tennis. Trovate tutto a questo link: https://www.patreon.com/posts/44128595