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INTERVISTA – Golubev: “Classifica Atp congelata? Paire non ha torto, decidono i primi 30”

Andrey Golubev - Foto Ray Giubilo

Andrey Golubev ha concesso un’intervista a Sportface.it, nel contesto di una diretta sulla piattaforma streaming Twitch. Il tennista kazako, ex 33 Atp in singolare e attualmente attivo in doppio, ha offerto alcune considerazioni personali su vari argomenti inerenti al delicato momento del tennis moderno. Golubev ha esternato evidente disappunto in merito ad alcune decisioni recenti dell’Atp, per quanto concerne il calcolo dei punti validi per la classifica generale. Il tennista ha illustrato le difficoltà dei colleghi oltre la trentesima posizione. Il nativo di Volžskij ha inoltre esplicitato giudizi sul connazionale Aleksandr Bublik, atleta caratterizzato da una visione particolarmente alternativa del concepire il tennis giocato e le pressioni da esso derivanti. Di seguito i momenti salienti dell’intervista, al termine dei quali vi è il link che rimanda alla diretta sopra citata.

Golubev ha puntato i riflettori sul suo futuro sportivo, considerandolo condizionato dalla mutevole modalità di calcolo dei punti Atp, giudicata controversa sin dal suo concepimento: “Futuro? Ho parecchi obiettivi, ma dipende da tanti fattori. Ci sono molte incognite da dover valutare, tra le quali i punti congelati per molto tempo: ogni anno potrebbe cambiare tutto. Il congelamento prolungato dei punti? Inizialmente era una situazione comprensibile, considerando i rischi di viaggiare per giocare i tornei. Io e altri colleghi pensavamo che fosse un qualcosa di momentaneo, che i punti nel giro di poco tempo sarebbero scaduti, anche perché adesso il 98% dei giocatori può viaggiare. Federer è arrivato in finale a Wimbledon nel 2019: se lui perdesse al primo turno, quest’anno, avrebbe ugualmente 600 punti sino al 2022. Questo è contro ogni logica“.

In seguito, il kazako ha svelato alcuni particolari riguardanti le ragioni per le quali sono state attuate alcune decisioni. Golubev ha citato il caso di Benoit Paire, volontariamente disimpegnatosi negli ultimi tempi: “L’Atp ha protetto i primi 30 del mondo, perché non possono essere raggiunti. Un giocatore 120 Atp, attualmente, deve fare molti punti in più del normale per raggiungere la top 100, deve vincere 4 o 5 Challenger in più; questo cambia moltissimo la situazione dei tennisti, perché tra 80ª e 120ª posizione è tutto diverso. Ha ragione Benoit Paire, da un certo punto di vista, sa che non scenderà di posizione e ugualmente non salirebbe più di tanto, anche se vincesse dei match. Benoit gioca i Grandi Slam, si diverte e 3.000 o 4.000 euro in più o in meno non gli cambiano la vita. Con questo sistema punti, ovviamente Benoit ha ragione. Lui è un caso particolare, ma non gli si può dare torto. Il board ha deciso questo, ma chi compone il board stesso? Tutti esponenti tra i primi 30 al mondo. Questo fa riflettere“.

Inoltre, Golubev ha menzionato caratteristiche, potenziali miglioramenti e difetti di Aleksandr Bublik, dal punto di vista prettamente tennistico, sebbene abbia accennato alla sfera personale: “Bublik è interessante, è particolare sia dentro che fuori dal campo. Lui è stato il mio compagno di allenamenti a Melbourne, per due settimane. Non sapevo mai cosa aspettarmi, delle volte prendeva delle pause di due giorni. Ovviamente è talentuoso, ma ha dei limiti dal punto di vista mentale, può migliorare, ma questa è soltanto una mia opinione. In alcune occasioni, Bublik gioca delle smorzate spiazzanti, lo fa anche perché non regge la pressione nel migliore dei modi. Questa è la sua difesa mentale per situazioni specifiche. Determinati giocatori non riescono a reggere mentalmente alcuni momenti cruciali dei match. Secondo me, allenare la forza mentale è possibile, ma con allenamenti particolari, quasi militari. Bublik è allenabile dal punto di vista mentale, ma magari non renderebbe in partita, conoscendo la sua indole. Bisogna fare molta attenzione con giocatori del genere, perché alcuni malintesi potrebbero condizionare mesi interi di attività sportiva. Molti atleti non amano il tennis. Se si è realmente appassionati, è più facile rendere meglio“.

Di seguito il link per seguire l’intera intervista ad Andrey Golubev, dalla durata totale di 1 ora e 10 minuti, interessante per comprendere alcune dinamiche relative al circuito professionistico. Il kazako ha proposto delle analisi dettagliate su alcuni degli argomenti più in voga sul tennis ad alti livelli: https://www.twitch.tv/sportfacenews

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