
Viola Sella - Foto Danilo Vigo / IPA Sport / IPA
“Il mio sogno sono le Olimpiadi, ma punto a fare più gare importanti possibili, come Europei, Mondiali e Coppa del Mondo”. Sogni, idee chiare e ambizioni forti. Viola Sella si racconta ai microfoni di Sportface TV, in vista della prima tappa del circuito di Coppa del Mondo di ginnastica ritmica, in programma nel week end in Bulgaria. Con lei ci sarà Sofia Raffaeli, un esempio da seguire proprio come Milena Baldassarri: “Sono state e rimarranno sempre un grande punto di riferimento. Entrambe in pedana ci mettono l’anima e questa è una cosa bellissima da vedere”, le parole di Sella. “La ginnastica non è uno sport semplice, ma è uno sport che ti appassiona tanto – le sue parole -. Ti aiuta a creare amicizie che ti accompagneranno per tutta la vita. È arte, ti trascina dentro e ti fa emozionare ogni singolo giorno. Creare una performance sulla musica ti permette di esprimere quello che senti”.
Sella è allenata da Daniela Vergani, sua mamma: “Fin da quando ero piccolissima, anche nel passeggino in culla, mi portava in palestra. Sono stata introdotta nel mondo della ritmica, ma non me ne sono mai voluta andare. Quando ero piccolina, facevo fatica a distinguere il ruolo di mamma e quello di allenatrice. Era difficile e strano, ma adesso sono cresciuta e riesco a distinguere questi due ruoli. Anzi, è bello mantenere il rapporto di allenatrice a casa e quello di mamma in palestra. Non ci sono preferenze: io mi comporto da ginnasta e lei da tecnica. Abbiamo diviso bene i ruoli”.
Il carattere nella vita è un aiuto in palestra: “Sono una persona molto sensibile, ma mi reputo anche molto forte dal punto di vista caratteriale. Sono testarda e questo può essere un pregio e un difetto: nello sport, ma anche nella vita, essere testardi, cercando di fare del proprio meglio, continuando a provare più volte, è una cosa buona. Però ogni tanto bisogna prendersi un attimo di pausa”, ammette. Non è difficile trovare la motivazione nella quotidianità: “Si fanno sempre le stesse cose, ma ogni giorno si cerca di fare un piccolo passo in più, cercando di migliorare nel proprio lavoro”. E aggiunge: “Faccio parte della nazionale, ma è giusto rimanere con i piedi per terra perché bisogna sempre cercare di dare il massimo nonostante si abbia già un certo tipo di posto”.