Dal Foro Italico, Lorenzo Ercoli
“Tornare al Foro Italico è sempre un’emozione. Nell’ultimo periodo non sto giocando benissimo, a volte tendo ad essere negativo, ma è un onore poter essere qui”. Dopo aver affrontato il main draw degli Internazionali BNL d’Italia nelle ultime due stagioni, Francesco Passaro nel 2024 dovrà passare dalle qualificazioni per ritagliarsi un posto nel tabellone principale. Lo scorso anno il giovane classe 2001 si arrese in tre set ad Albert Ramos Vinolas (4-6 6-1 6-4), pochi mesi prima era stato a una vittoria dalla Top 100 e sembrava tutto indirizzato per il meglio. Poi una serie di problemi alle caviglie e il confronto con nuove aspettative hanno rallentato il perugino, che torna a Roma da numero 238 del mondo e con wild card nel tabellone cadetto. “Nell’ultimo anno ho avuto tre distorsioni alla caviglia, per questo adesso sto giocando con le cavigliere – racconta Passaro -. Un po’ di paura di farsi male c’è sempre ma adesso mi sento bene, al Challenger di Napoli ho fatto semifinale e non vedo l’ora di togliermi delle soddisfazioni. La classifica? La pressione era tanta e probabilmente non ero pronto. Il pensiero di ottenere punti per la Top 100 sovrastava l’attenzione sui miglioramenti quotidiani. Adesso sono lontano da quel traguardo, ma con perseveranza proverò a tornare lì con una consapevolezza diversa”.
Prima di partire per la Thailandia, dove ha iniziato la stagione con i quarti di finale del Challenger di Nonthaburi 1, seguito poi dal secondo turno di qualificazioni all’Australian Open, Passaro aveva svolto parte della preparazione invernale ad Alicante con Sinner: “Avevo raggiunto un buon livello dopo il lavoro fatto in inverno. Con Jannik sono state due settimane incredibili. Vedere come si allena in campo e fuori è stato molto bello, poi quando non si gioca è un bravissimo ragazzo a cui piace scherzare. È una persona semplice e i risultati arrivano anche per questo”. Passaro è arrivato nella capitale con Roberto Tarpani, tecnico che lo segue da sempre. In questo percorso i due sono maturati insieme e l’obiettivo è continuare a farlo: “Il mio team è fondamentale, a volte sono un po’ drastico e loro mi aiutano a ritrovare il lato positivo delle cose. Il tennis ti dà tanto, non è facile allenarsi bene tutti giorni, specialmente dopo una sconfitta. I più forti fanno questo ed è qualcosa su cui stiamo lavorando”.