Il bicchiere è mezzo pieno, parola di coach. L’avventura di Matteo Berrettini agli US Open 2022 è terminata ai quarti di finale. Il romano classe ’96 è stato sconfitto dal norvegese Casper Ruud, uno dei tennisti più in forma del circuito che non a caso potrebbe chiudere lo Slam newyorkese conquistando la prima posizione della classifica ATP. Eppure si fa fatica a definire del tutto positivo il bilancio dell’azzurro, che ha superato quattro turni esprimendo un tennis non proprio brillante e soprattutto dal punto di vista fisico non è sembrato al 100%.
In esclusiva ai microfoni di Sportface.it interviene Vincenzo Santopadre, allenatore di Matteo Berrettini: “Matteo non è riuscito ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità, ma è sbagliato dire che fosse a pezzi. Se stai male e giochi male non arrivi ai quarti di finale di uno Slam”. Il coach dell’azzurro evidenzia gli aspetti positivi dei dieci giorni di Flushing Meadows: “La sua forza mentale, la sua voglia di superarsi sempre, la sua presenza in campo e la sua capacità di giocare nel modo giusto i punti importanti sono stati determinanti”.
Guarito dal Covid che lo ha costretto a saltare Wimbledon, Berrettini ha fatto bene all’ATP 250 di Gstaad dove ha raggiunto la finale (anche in quel caso sconfitto da Ruud), ma poi non ha superato il primo turno né a Montreal né a Cincinnati, i due Masters 1000 che hanno preceduto gli US Open: “Prima degli US Open Matteo ha avuto l’opportunità di dare continuità all’allenamento, ma la verità è che ci vuole pazienza. Il medico ci continua a ripetere che il Covid non è un problema leggero. Non bisogna esagerare nel creare aspettative, perché la prestazione e i risultati sono figli del periodo che un giocatore sta vivendo”.
Ora l’appuntamento, molto atteso, è alle Davis Cup Finals di Bologna. L’evento è in programma da martedì 13 a domenica 18 settembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. L’Italia affronterà nel girone Argentina, Croazia e Slovenia e Capitan Filippo Volandri potrà contare su Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Fabio Fognini e Simone Bolelli oltre a Matteo Berrettini: “Matteo arriva a questo appuntamento volenteroso e carico per giocare, anche perché non scende in campo in Davis dal 2019. Vediamo che succede”.