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Colombiano di nascita ma italiano dโadozione, Cristian Rodriguez รจ stato lโultimo dei convocati dal capitano Alejandro Falla per le Finals di Coppa Davis. Nato a Bogotร nel giugno del 1990, Cristian รจ arrivato giovanissimo in Italia per dare anima e corpo al tennis. In carriera ha vinto quattro titoli ITF in singolare e tre Challenger in doppio, due dei quali nel 2021. Lo abbiamo raggiunto direttamente nella stanza di albergo di Torino per farci raccontare le sue sensazioni.
โLa convocazione per le Finals di Coppa Davis รจ stata unโemozione indescrivibileโ, racconta Rodriguez. โDopo aver disputato la finale in doppio al Challenger di Guayaquil non ho fatto in tempo a prendere il volo per Montevideo, dove avrei dovuto disputare lโultimo torneo, cosรฌ ho virato su Miami dove faccio spesso base per allenarmi. Ero lรฌ quando ho ricevuto la chiamata del capitano, Alejandro Falla (ex numero 48 ATP, ndr), che mi ha comunicato che sarei stato il quinto componente della rosa. Giร tre settimane fa ci aveva messi sul chi va lร , spiegandoci che avrebbe valutato il nostro rendimento prima di prendere una decisione. Sapevo di essere in cima alla lista ma non avevo alcuna garanzia al riguardo. Dopo aver giร fatto parte della nazionale a livello di World Group ora ho voglia di vivermi questa esperienza a 360 gradi, divertendomi e cercando di arricchirmi nel miglior modo possibile. Dovessi avere la possibilitร di scendere in campo sono pronto a dare il 101% per questa maglia. Lโatmosfera sarร unica, una vera magiaโ.
La Colombia รจ inserita nel Gruppo E, la cui casa sarร il Pala Alpitour di Torino (giร sede per la prima volta delle Nitto ATP Finals), insieme ad Italia e Stati Uniti. โIl girone รจ davvero duro โ prosegue il tennista colombiano โ con Italia e Stati Uniti che sono due autentiche corazzate. Amo questo paese, mi ha visto crescere e so bene cosa sono in grado di fare questi grandi campioni. Ho avuto la possibilitร di allenarmi in passato con Matteo Berrettini e Fabio Fognini, due belle persone oltre che professionisti incredibili. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti hanno un talento fuori dal comune, cosรฌ come Sonego che lotta sempre fino allโultima palla. Noi non abbiamo nulla da perdere e lasceremo al campo lโultima parola, come sempreโ.
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La storia di Cristian inizia da molto lontano. โIo e mio fratello Oscar ci siamo trasferiti in Italia nel 2006. Avevo 15 anni e una passione sfrenata per il tennis, allora come oggi. Lasciare il paese cosรฌ giovane, senza sapere una parola dโitaliano, รจ stata una piccola impresa per me. Qui cโera maggior possibilitร di disputare tornei e di viaggiare a costi piรน contenuti rispetto al Sud America. Abbiamo una cugina a Roma e appena arrivati ci siamo sistemati da lei, mentre gli allenamenti li svolgevamo al SantโAgnese Tennis Club, che a quei tempi era una succursale dellโAcademy di Nick Bollettieri. Dopo circa sette anni ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino Adriano Albanesi, prima come avversario nei tornei open, poi nella vita in generale. Il nostro rapporto รจ unico. Parliamo la stessa lingua. Siamo due persone che adorano trascorrere ore in campo a sudare, a migliorarsi e a confrontarsi. Ci mettiamo sempre in discussione dandoci supporto lโun lโaltro, gli devo molto e mi auguro di averlo sempre vicinoโ.
Il singolare รจ la prioritร , ma la classifica in doppio (al momento รจ numero 215 ATP) apre a scenari interessanti. โSono ormai tre anni che svolgo la preparazione invernale con Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, tra Miami e Pereira, in Colombia. Adriano mi dice da sempre di mettere tanta concentrazione nel doppio. Aiuta a mettere minuti nelle gambe, a migliorare risposta e gioco di volo e con le scelte giuste puรฒ anche allungare una carriera. Questโanno ho vinto due titoli Challenger: a Barletta, insieme a Marco Bortolotti e ad Ambato, in Ecuador, accanto a Diego Hidalgo. Condividere il campo con loro รจ stato un privilegio, hanno sempre trainato la coppia scegliendo di giocare con me nonostante avessi un ranking piรน basso rispetto al loro. Lโidea รจ quella di continuare con loro, con Marco per i tornei in Europa e con Diego per quel riguarda il Sud Americaโ.
โGrazie alle imprese di Cabal e Farah in doppio, coppia numero 1 al mondo in grado di vincere Wimbledon e US Open, ma anche al contributo di Santiago Giraldo e di Alejandro Falla in singolare, il tennis in Colombia รจ molto popolare”, conclude Rodriguez. “Le nuove generazioni si stanno avvicinando con sempre maggiore entusiasmo e ciรฒ non puรฒ che riempirmi il cuore di orgoglioโ.
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