Stiamo entrando nel vivo di questa sessione estiva di calciomercato ed un asse che quest’estate si sta rivelando molto caldo, con varie trattative e questioni in sospeso, è quello Italia-Turchia. A questo proposito Sportface.it ha avuto l’opportunità di intervistare telefonicamente l’agente FIFA, Giovanni Demontis, esperto di calcio turco e non solo.
Vorrei iniziare parlando di José Ernesto Sosa quest’anno miglior giocatore del campionato turco. Perché ha fallito in Italia al Napoli?
“Sosa è arrivato a Napoli in un momento un po’ di rottura ed in una squadra allenata da Mazzarri e quindi in un gioco non adatto alle sue caratteristiche fatto di ripartenze e verticalizzazioni immediate, lui è un giocatore che in una squadra che fa possesso palla può fare bene infatti nell’Atletico Madrid di Simeone ha fornito buone prestazioni. Bisogna sempre parametrare il giocatore al tipo di contesto, è nella squadra migliore della Turchia ed in un campionato con un livello diverso, ma resta comunque un calciatore forte. Sono un po’ scettico sulla sua resa in Italia a prescindere perché non lo considero un elemento che ti permette di fare il salto di qualità”.
Andrà al Milan? C’è una trattativa?
“Su questo non ti so rispondere. Posso dirti che per il Milan prenderei altro, in quanto manca totalmente un mediano davanti alla difesa che sappia fare un po’ tutto, un giocatore totale. Comprerei Diawara che però sembra sia molto vicino alla Roma”.
Un altro giocatore è rinato in Turchia e parliamo di Mario Gomez autore di 28 gol quest’anno al Besiktas. Ora però è tornato alla Fiorentina: quali scenari ci sono per il bomber tedesco? È possibile la permanenza nel club turco?
“Considerando anche le prestazioni fornite durante l’Europeo, penso che sia un attaccante che possa far gola a molte squadre di Premier e non credo che voglia tornare in Turchia. Il campionato turco è spesso un’esperienza di passaggio, dove puoi riprendere fiducia dopo un momento di flessione come è stato anche per Nani. Un giocatore ambizioso come Mario Gomez suppongo cerchi un contesto diverso. Parlo di Premier League perché a mio parere è il miglior campionato in questo periodo storico. Dobbiamo considerare anche il volere della Fiorentina che liberandosi di Babacar potrebbe voler puntare ancora sul tedesco se avrà la forza di rimettersi in gioco. È molto improbabile, ma nel calcio non si sa mai…”.
Sneijder in ogni sessione di mercato è circondato da molte voci riguardanti un suo trasferimento ma alla fine è sempre rimasto al Galatasaray. Può essere questa la volta giusta che vedremo partire l’olandese?
“Sneijder è un giocatore conteso da tante squadre, ha disputato una buona stagione però è un calciatore che stacca la spina quando non c’è una grande posta in palio. Spesso in partite meno importanti è apparso svogliato, non aiutando la squadra in situazioni in cui ne aveva bisogno. Deve capire se vuole rimettersi in gioco in un grande club dopo aver vinto tutto, oppure provare un’esperienza diversa come può essere l’America o la Cina. Personalmente lo avrei visto bene alla Juventus se non avesse preso Pjanic: in un meccanismo vincente come quello bianconero poteva ritrovare le giuste motivazioni per competere ad altissimi livelli. Dal Galatasaray è in partenza Bruma, che io trovo molto interessante e che può far comodo a molte squadre”.
L’Inter ha preso Erkin dal Fenerbahce ed è stato il primo acquisto del calciomercato della squadra di Mancini. È un giocatore adatto al campionato italiano?
“Sì, Erkin è un giocatore affidabilissimo, sempre concentrato nei 90 minuti e con doti atletiche e fisiche ottime. L’Inter aveva bisogno di un’operazione del genere, ha preso cioè chi serviva e lo ha fatto a zero. Probabilmente per Erkin questa a Milano sarà un’esperienza di passaggio, dovendo prendere un calciatore in quel ruolo spendendo il meno possibile per bisogno di reperire risorse in questo momento congiunturale. Secondo me l’Inter nel giro di pochi anni tornerà ad essere una grande potenza del calcio italiano e europeo”.
Çalhanoğlu partirà quest’estate dopo l’ottima annata con il Bayer Leverkusen?
“Çalhanoğlu è senza dubbio dotato di grande talento ed è ancora molto giovane, è un classe 1994. Io penso che possa aspettare un altro anno per far sì che si liberi posto per lui in uno dei 10 top club europei. Sono sicuro che il Leverkusen incasserà una cifra altissima dalla sua cessione anche sui 60 milioni di euro”.
In conclusione, hai da segnalarci qualche giovane talento turco?
“Occupandomi anche di calcio belga e olandese ho sempre pensato che Enes Ünal fosse un grande talento. Non ha mantenuto le premesse perché forse è sempre stato considerato troppo forte e non è riuscito a scrollarsi di dosso questa idea. Un altro errore a mio parere è stato andare al Manchester City che lo ha messo in una giostra di prestiti che non gli permette di giocare con continuità e poter dimostrare le sue qualità. Penso che possa essere un ottimo acquisto per squadre di media-basse classifica di Serie A. Lo vedrei bene a Pescara al posto di Lapadula”.