Un Luca Nardi spento e mai in partita si arrende facilmente, anche se con una serie di interruzioni che prolungano la propria agonia, al numero trenta del tabellone di Wimbledon 2024, Tomas Martin Etcheverry. Finisce 6-1 6-4 6-2 in un’ora e quarantacinque minuti di gioco a senso unico, e probabilmente in modo anche inaspettato, visto che l’argentino, di sicuro maggiormente a proprio agio sulla terra rispetto all’erba, era alla vigilia stato considerato come un’ottima pescata nel sorteggio del tabellone tra tutte le teste di serie possibili per il pesarese. Invece, non c’è mai partita quest’oggi sul campo 4 e ora il sudamericano sfiderà uno tra Popyrin e Monteiro al secondo turno, poi al terzo probabile scontro con Novak Djokovic. Si ferma subito, dunque, il cammino di Nardi a Wimbledon in quello che era il suo esordio a Londra nel main draw, nonché secondo match in assoluto in uno Slam dopo il Roland Garros in cui ha ceduto anche lì al primo turno.
IL RACCONTO DEL MATCH
Etcheverry comincia bene al sevizio tenendo la battuta a trenta, poi costringe Nardi ai vantaggi nel secondo gioco e alla seconda palla break gli strappa il servizio. Inizia un calvario per l’azzurro, che per due turni consecutivi in risposta non trova nemmeno un quindici e nel frattempo perde ancora una volta il servizio: doppio fallo e doppio break a quindici. Il pesarese riesce quantomeno a trovare il game della consolazione, aiutato anche dal nastro in una circostanza, ma Etcheverry dopo appena ventisei minuti è implacabile nel tenere la battuta nel settimo gioco vincendo così il primo set nel modo più facile possibile, e forse non se lo sarebbe mai aspettato.
Più equilibrato il secondo set: Nardi tiene bene la battuta nel primo game ed è avanti per la prima volta nel match, nel terzo gioco però deve faticare, complice anche una brevissima interruzione per pioggia, rimontando ai vantaggi dallo 0-30 senza concedere palle break. Che però arrivano, puntualissime, nel quinto gioco, in cui Nardi sbaglia tutto il possibile e concede tre opportunità sullo 0-40: uno scivolone, in un punto che comunque era del sudamericano. Break a zero che rinvigorisce quantomeno l’azzurro, capace di portarsi sul 3-5 prima dell’interruzione per pioggia sul 40-30 delicatissimo per l’italiano. Si riparte e l’argentino non perdona, tenendo la battuta a trenta nel decimo gioco, nonostante qualche piccolo segnale da Nardi.
Due set a zero dunque e il marchigiano è con le spalle al muro. Serviva la reazione, invece ecco il servizio perso in apertura che consente a Etcheverry di impostare sui propri turni di battuta questo terzo set: in uno di questi per la prima volta Nardi si spinge fino ai vantaggi, ma non ha mai una palla per il controbreak a favore, poi una epistassi improvvisa lo costringe a un MTO e quando torna in campo, dopo due ottimi turni al servizio tenuti a zero, va in tilt e subisce il break che porta il rivale a servire – riuscendoci – per il match.