Dopo due giornate condizionate da rinvii e sospensioni, la pioggia giovedì ha concesso una tregua e i due tabelloni del singolare si sono allineati al terzo turno. Ancora tutti in corsa i big della parte alta del tabellone maschile, con il Centre Court che quest’oggi ritrova Carlos Alcaraz dopo che lo spagnolo era invece stato programmato sul NO 1 Court per il suo match di secondo round. Il detentore del titolo affronta Frances Tiafoe, che dopo essere riuscito a rimontare due set di svantaggio al debutto contro Matteo Arnaldi, ha poi fatto un sol boccone di Borna Coric nel match successivo. Lo statunitense arriva da un anno e mezzo complicato, caratterizzato da tante sconfitte e da un conseguente ranking che è sceso abbastanza. Detto ciò, come avversario di terzo turno non è il meglio che possa capitare. I precedenti tra i due sono datati, ma un giovane Alcaraz tra il ’21 e il ’22 ha sempre sofferto Frances: due sconfitte e una vittoria, arrivata in cinque set nella semifinale dello Us Open poi vinto contro Ruud.
Partita decisamente ostica anche per Daniil Medvedev, atteso dal big server Jan-Lennard Struff. Il tedesco ha trascinato Jannik Sinner al tie-break del terzo poche settimane fa ad Halle e sull’erba è una mina vagante di questo torneo. Il russo non ha di certo impressionato nel suo match contro Alexandre Muller, in cui si è trovato per due volte a un punto dal finire sotto due set a zero. Struff, invece, è reduce da una convincente affermazione su Zhizhen Zhang. Tanti i precedenti, seppur molto datati. I due si sono affrontati tre anni fa proprio ai Championships con vittoria in quattro set dell’ex numero uno al mondo, ma nello stesso anno, ad Halle, vinse il tedesco in due set.
Fabio Fognini si è regalato una vittoria contro un top-10 che mancava da tempo e ora non vorrebbe fermarsi. Il terzo turno di Wimbledon ha rappresentato per lui un tabù nel corso della carriera: ben sei sconfitte su sei nel round precedente agli ottavi. Contro Bautista-Agut è una sfida tra veterani che non mollano e anzi dimostrano di essere ancora competitivi, seppur non continui nelle prestazioni e condizionati dagli acciacchi fisici. Fabio non arriva agli ottavi di uno Slam dagli Australian Open del 2021. Molto attesa anche la sfida tra Ben Shelton e Denis Shapovalov, senza dubbio due dei giocatori che catalizzano maggiormente l’attenzione degli spettatori. Arrivano entrambi da una vittoria al quinto set e e chi vince va a sfidare Sinner o Kecmanovic. Un ritrovato Brandon Nakashima, che si è ricostruito una buona classifica a livello challenger e ora è pronto allo step successivo, può giocarsela contro Ugo Humbert, mentre Tommy Paul – che si è salvato per il rotto della cuffia contro Virtanen – è chiamato all’esame Alexander Bublik.
In campo femminile Coco Gauff è una delle poche teste di serie importanti rimaste in gioco nella parte bassa del tabellone e per ora ha svolto in maniera egregia il suo compito. Avversarie non irresistibili, ma intanto soltanto sei games persi in totale contro Dolehide e Todoni. Il percorso per ora non è dei più impegnativi, dato che quest’oggi dovrà vedersela contro la qualificata di casa Sonay Kartal, una delle diverse britanniche approdate al terzo round. L’altra è Emma Raducanu, che ritorna a far sognare il pubblico dei Championships: al secondo turno una gran prova di forza contro Elsie Mertens, sconfitta per 6-1 6-2. Ora, c’è una Maria Sakkari che a livello Slam non è mai una garanzia. Le due si affrontarono nel 2021 a New York, nel torneo che permise alla giovane Emma di entrare nella storia. L’occasione è ghiotta, perché ad attendere la vincitrice di questo match sarà una tra la cinese Lin Zhu e la neozelandese Lulu Sun.
E’ trascorso poco più di un mese ed ecco che Jasmine Paolini e Bianca Andreescu si contendono un’altra volta un posto negli ottavi di finale di una prova del Grand Slam. Poche settimane fa a Parigi ebbe la meglio la tennista toscana in tre set nel suo cammino verso la finale poi persa contro Iga Swiatek. Ora, sull’erba dei Championships la distanza appare minore e il match è tutto da giocare. L’azzurra, che prima di quest’anno non aveva mai vinto una partita sull’erba londinese, anche non appare perfettamente a suo agio sulla superficie, ma nonostante questo sono arrivate due affermazioni in due set contro Minnen e Sorribes-Tormo. La canadese, vincitrice degli US Open 2019, prosegue il suo rientro dopo quasi un anno di stop e lo sta facendo in maniera egregia: quel terzo turno al Roland Garros era il primo torneo dopo l’infortunio. Ora ne arriva un altro a Wimbledon e nel mezzo ha raggiunto la finale a ‘s-Hertogenbosch. Sarà un match molto complicato per l’allieva di Renzo Furlan, ma riavere un’Andreescu competitiva sul circuito è una fantastica notizia per il tennis femminile. Decisamente intrigante il matchup tra Emma Navarro, che ha lasciato le briciole a Naomi Osaka, e Diana Shnaider, giocatrice in clamorosa ascesa nelle ultime settimane. La russa trapiantata negli Stati Uniti ha visto nascere un gran feeling con l’erba e oggi se la gioca ampiamente.