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Il sorteggio del tabellone femminile di Wimbledon 2023 ha regalato uno scenario che non si verifica molto spesso. Tutte le big sono infatti capitate nella stessa metà del tabellone, mentre nell’altro lato del main draw c’è decisamente meno carne al fuoco. La giocatrice a cui ha sorriso la dea bendata è Iga Swiatek, numero uno al mondo, che ha evitato tutti i possibili pericoli fino alla finale. Molto meno fortunate Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina, rispettivamente seconda e terza forza del seeding, che dovranno sudare le cosiddette sette camicie per arrivare fino in fondo. Ecco l’analisi approfondita del tabellone femminile dello slam londinese.
IGA SWIATEK – Reduce dalla semifinale a Bad Homburg, dove ha espresso un buon tennis prima di ritirarsi a causa della febbre, la polacca approccerà Wimbledon in maniera diversa rispetto agli scorsi anni. Pur non essendo l’erba la sua superficie preferita, ha avuto modo di prendervi confidenza nel corso dei tornei e, visto il momento di forma che sta vivendo, sarà ai nastri di partenza del torneo con grande fiducia e consapevolezza di far bene. Francamente appare difficile trovare un pericolo credibile fino ai quarti di finale. All’esordio sfiderà la cinese Zhu (prima giocatrice non testa di serie), al secondo turno una tra Trevisan e Sorribes Tormo. Occhio magari all’esperienza di Martic al terzo turno, mentre agli ottavi potrebbe affrontare la connazionale Linette oppure l’elvetica Bencic, che però ha disputato un solo incontro negli ultimi tre mesi. Ecco che ai quarti potrebbe faticare contro una tra Gauff e Azarenka, oppure Kasatkina, Mertens o magari una wild card come Svitolina o Venus Williams. In semifinale infine può trovare Pegula, Garcia o una russa come Kudermetova o Samsonova. Certo, in un’eventuale finale probabilmente partirebbe sfavorita, ma comunque arrivarci sarebbe un risultato notevole, decisamente al di sopra le aspettative.
ARYNA SABALENKA – Non si può dire che abbia pescato bene la bielorussa, determinata a confermarsi e soprattutto a strappare a Swiatek il tanto agognato numero uno al mondo. I problemi per lei, tuttavia, potrebbero già iniziare al secondo turno contro Camila Giorgi. Allerta rossa anche per gli eventuali ottavi di finale contro Karolina Muchova, avversaria che probabilmente chiunque avrebbe voluto evitare. Meno pericolosi, sulla carta, il primo turno contro Udvardy e il terzo contro Begu. La situazione non migliora andando avanti dato che ai quarti rischia di affrontare Barbora Krejcikova o Madison Keys, ma attenzione anche a Sakkari o sorprese come Mirra Andreeva e Badosa. In semifinale potrebbe quindi vedersela contro Rybakina (nel remake della finale di Melbourne) o Kvitova/Jabeur. Sicuramente le armi per far bene non le mancano, ma è innegabile che il suo cammino sia in salita.
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ELENA RYBAKINA – La grande delusa dal sorteggio non può che essere la campionessa in carica, che non solo non è al meglio fisicamente (si è dovuta ritirare sia da Parigi che da Eastbourne), ma è anche chiamata a battere avversarie per nulla agevoli. Il suo cammino inizia contro la statunitense Rogers per poi sfidare al secondo turno l’esperta Cornet, che lo scorso anno proprio sui prati di Church Road interruppe la striscia di 37 vittorie consecutive di Iga Swiatek. Poi una tra Pera e Boulter, quindi agli ottavi Jelena Ostapenko, contro cui è 2-2 nei precedenti e che nel 2021 la sconfisse proprio su erba, a Eastbourne. Vita facile neppure ai quarti, dove ad attendere Elena ci sarà una tra Jabeur, finalista in carica, Kvitova, due volte campionessa, o Pliskova, finalista nel 2021. L’impressione è che molto dipenderà dalla sua condizione fisica visto che la miglior Rybakina è probabilmente la favorita numero uno per il titolo.
ITALIANE – Martina Trevisan va a caccia della prima vittoria in carriera sui prati londinesi e ci proverà contro Sorribes Tormo, avversaria ostica ma non imbattibile, prima di un secondo turno proibitivo contro Swiatek. Elisabetta Cocciaretto affronta da sfavorita la colombiana Osorio, reduce da un ottimo torneo a Eastbourne ma sconfitta nell’unico precedente. Lucrezia Stefanini potrebbe mettere fine alla carriera di Anett Kontaveit, che ha annunciato il ritiro a Wimbledon. L’azzurra ha brillantemente superato le qualificazioni e sogna un eventuale secondo turno contro Bouzkova. Jasmine Paolini è già con un piede sull’aereo: ha infatti pescato Petra Kvitova, reduce dal titolo a Berlino e tra le giocatrici più accreditate per la vittoria finale. Lucia Bronzetti probabilmente arriverà a Londra un po’ scarica dopo le fatiche di Bad Homburg, ma potrà assolutamente giocarsi le sue carte contro la romena Cristian. Stesso discorso per Camila Giorgi, protagonista a Eastbourne e opposta alla francese Gracheva al primo turno. In questo caso attenzione soprattutto al possibile secondo turno contro Aryna Sabalenka, chiamata a tenere alta la guardia. Infine, Sara Errani affronterà Madison Brengle in quello che si preannuncia come un impegno alla portata.
PRIMI TURNI DA NON PERDERE – Tra i match da seguire da vicino e con molta attenzione spicca il derby tra wild card: Venus Williams contro Elina Svitolina. La sfida non ha bisogno di presentazioni e con ogni probabilità verrà disputata su un palcoscenico importante: che vinca la migliore. Promette spettacolo anche il derby americano tra Sofia Kenin, campionessa slam che ha dovuto superare le qualificazioni, e Coco Gauff, ancora alla ricerca del primo slam della sua giovane carriera. Particolarmente interessanti le sfide Muchova-Niemeier e Sakkari-Kostyuk; infine, guai a dimenticare la giovane russa Mirra Andreeva, che dopo Parigi ha superato le qualificazioni anche a Londra e debutterà contro Xiyu Wang. Al secondo turno, per lei, Barbora Krejcikova (o Heather Watson).
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