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Volge al termine anche il day-8 di Wimbledon, caratterizzato dai match di ottavi di finale, rispettivamente della parte bassa del tabellone maschile e della parte alta di quella femminile. Andiamo a ripercorrere insieme cos’è accaduto.
E’ ancora vivo il sogno Grande Slam per Rafa Nadal, che per il secondo slam consecutivo ha battuto Van de Zandschulp. Il tennista maiorchino ha conquistato la vittoria in tre set, senza mai correre grossi rischi. Tuttavia non è stato particolarmente cinico, tanto che ha subito il break nel momento in cui serviva per chiudere ed ha avuto bisogno di ben quattro match point al tie-break prima di staccare il pass per i quarti. Poco male per lo spagnolo, che prosegue il suo cammino sui prati londinesi e si conferma il grande favorito per un posto in finale nella sua metà di tabellone. Sulla sua strada ora Taylor Fritz, che nell’Indipendence Day, non un giorno qualunque per gli Stati Uniti, ha sconfitto in tre comodi set l’australiano Kubler, confermandosi uno dei giocatori più in forma di tutto il circuito. Per Nadal non sarà una passeggiata, così come non lo sarebbe un’eventuale semifinale contro Nick Kyrgios.
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Il tennista aussie ha faticato più del previsto contro il giovane Nakashima, facendo il buono e il cattivo tempo e prevalendo solamente al quinto set. Le considerazioni da fare sono svariate. Innanzitutto Kyrgios ha sentito dolore alla spalla nel primo parziale, tanto che ha richiesto l’intervento del medico (il quale gli ha fornito presumibilmente un antidolorifico). Kyrgios è dunque riuscito a portare a termine (e a casa) il match ma non è detto che le sue condizioni siano ottimali in vista del prossimo incontro. Fondamentale sarà la giornata di domani, che ci darà indicazioni più precise in merito ad una sua eventuale presenza ai quarti. Poi, Nick ha allungato la sua clamorosa striscia di vittorie consecutive al quinto set. Sui prati di Wimbledon, l’australiano può vantare un bilancio di 6-0 al parziale decisivo (11-3 contando tutti gli slam); un dato da tenere assolutamente in considerazione.
Kyrgios torna dunque ai quarti di Wimbledon dal 2014 e ai quarti di uno slam dagli Australian Open 2015. Sulla sua strada troverà un altro esperto di quinti set e in particolare di rimonte da 0-2, seppur non uno specialista dell’erba. Stiamo parlando del cileno Cristian Garin, protagonista di una splendida vittoria in rimonta ai danni di De Minaur che gli è valsa il primo quarto di finale della carriera in un major. Se Kyrgios sta bene, sulla carta è nettamente favorito; allo stesso modo, se c’è un giocatore da non sottovalutare per alcuna ragione, quello è Garin.
Giornata molto movimentata anche a livello femminile, dove non ci è annoiati affatto. La prima a staccare il pass per i quarti è stata Elena Rybakina, che ha estromesso in due set Petra Martic. Nonostante sia passata sotto traccia, la tennista nativa di Mosca – che difende i colori del Kazakistan – non ha ancora perso neanche un set e va assolutamente tenuta d’occhio. A contenderle un posto in semifinale sarà Ajla Tomljanovic, che dodici mesi dopo torna ai quarti dello slam londinese grazie ad una vittoria in tre set ai danni di Cornet. A senso unico quello che doveva essere il big match di giornata, in cui Simona Halep (unica campionessa slam rimasta in corsa) ha travolto Paula Badosa con un severo 6-1 6-2. La rumena se la vedrà contro Amanda Anisimova, autrice di una solida vittoria ai danni di Tan.
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