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In archivio anche la seconda giornata di Wimbledon e di conseguenza gli ultimi match di primo turno. Giornata da dimenticare per l’Italia, che ha ricevuto una doccia gelata con la positività al Covid-19 di Matteo Berrettini. L’azzurro, tra i favoriti per la vittoria, ha infatti dovuto rinunciare all’appuntamento londinese con grande rammarico. Nonostante la sfortuna, Berrettini dimostra per l’ennesima volta di essere innanzitutto una grande persona prima di uno straordinario atleta e lancia un bel messaggio. Il protocollo inglese non prevede infatti alcun obbligo di isolamento in caso di positività al Covid-19, anzi a dirla tutta Matteo non era tenuto né a fare il tampone né poi a rendere pubblico l’eventuale esito. Invece l’ha fatto, agendo per il bene comune e confermandosi un modello da seguire. A tal proposito, hanno fatto scalpore le parole di Alizé Cornet, che ha svelato un tacito accordo tra le giocatrici al Roland Garros, secondo il quale – anche in caso di positività al Covid-19 – acqua in bocca e avanti con la propria quotidianità. Sicuramente dire se sia giusto o sbagliato non spetta a nessuno di noi, fatto sta che il gesto di Matteo non è passato inosservato proprio perché unico rispetto a gran parte dei suoi colleghi.
Tornando al tennis giocato, l’unica soddisfazione per l’Italia è arrivata da Lorenzo Sonego, che ha centrato uno splendido successo ai danni di Kudla. L’azzurro, che aveva perso entrambi i precedenti (l’ultimo poche settimane fa al Queen’s) ha disputato una prestazione da grande lottatore qual è imponendosi al quinto set. Sulla sua strada ora il francese Gaston prima di un eventuale terzo turno da sogno contro Rafa Nadal. Proprio lo spagnolo fa parte dei giocatori che quest’oggi hanno fatto il loro esordio sui prati londinesi. Nonostante la vittoria, praticamente scritta, Rafa non ha particolarmente convinto. Basti pensare che non cedeva un set al primo turno di uno slam dagli Australian Open 2016 (contro Verdasco). A dir la verità Nadal non ha giocato male, anzi si è trovato avanti di due set e di un break. Poi però la luce si è spenta e, dopo aver perso la terza frazione, è finito in svantaggio di un break anche nella quarta. La vittoria alla fine è arrivata ed il sogno chiamato Grande Slam è ancora vivo, ma (così come per Djokovic), il debutto non si può definire una passeggiata.
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Eliminato purtroppo Lorenzo Musetti, che per il secondo slam consecutivo non è fortunato nel sorteggio ed esce di scena già al primo turno. Il classe 2002 di Carrara si è arreso in tre set a Fritz, recente vincitore dell’Atp di Eastbourne e attualmente più forte di Lorenzo sull’erba. Out anche Camila Giorgi, che delude contro la polacca Frech e capitola in due set. Oltre le aspettative infine Jasmine Paolini, che strappa un set a Petra Kvitova ma cede in rimonta, uscendo comunque a testa alta.
Il match più atteso del giorno era però quello che vedeva opposte Serena Williams e la francese Tan. Dopo un anno di assenza dal circuito, la campionessa americana è tornata a disputare un match e lo ha fatto nel tempio del tennis. Dopo aver perso il primo set per 7-5, ha reagito vincendo il secondo per 6-1 (in 51 minuti di gioco), per poi venire sconfitta solo al tie-break del terzo. Una prova comunque notevole che ha entusiasmato gli spettatori del Centrale, i quali hanno supportato la pluri-campionessa slam come non mai.
Per quanto riguarda i restanti incontri, spicca l’eliminazione di Auger-Aliassime, i cui piani sono stati rovinati dal serve&volley di Cressy. Tsitsipas lascia un set per strada ma avanza al secondo turno; Kyrgios ne perde addirittura due di set contro la wild card Jubb ma anche lui se la cava. Avanti in cinque anche Shapovalov, mentre uno sfortunato Dimitrov è costretto al ritiro contro Steve Johnson. Nel femminile, invece, Iga Swiatek continua a scrivere la storia. Il suo debutto sul Centre Court viene bagnato da una comoda vittoria ai danni della qualificata Fett e coincide con la 36^ vittoria consecutiva, la striscia più lunga di questo secolo nel circuito Wta (meglio di lei solo Djokovic e Federer). Tutto facile anche per Halep, Badosa ed Andreescu.
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